Le ragioni del mare

Design 3: La Molletta per i panni


Terzo appuntamento sul Design, come abbiamo detto in precedenza parliamo di oggetti, che più rispondono alla definizione di classico. Oggi parliamo della molletta per i panni. Nella moda tutto ciò che è diventato parte del nostro lifestyle, siamo portati a voler attribuire ogni articolo a un singolo genio; molti articoli di cui facciamo uso sono spesso anonimi e di origini banali. E’ il caso della molletta per i panni.                               Il merito dell’invenzione della molletta è attribuibile agli Shaker, una setta religiosa fondata negli Stati Uniti nel 1772.Essi furono artefici di oggetti di arredamento originali, che ritenevano essere l’espressione tridimensionale della loro fede. Ogni oggetto inventato o prodotto da loro era basato sulla massima semplicità, ogni dettaglio era essenziale, ogni decorazione era discutibile. La molletta non era altro che un semplice pezzo di legno con una fenditura nel mezzo, in seguito, nel 1853 grazie D. M Smith di Springfield, la molletta classica sarà di due pezzettini di legno uniti da una molletta di acciaio.La classica molletta contemporanea nacque nel 1944 per merito di Mario Maccaferri, che relizzò una molletta in plastica. Una sera a casa, sua moglie si lamentò che tutte le mollette da bucato di legno erano rotte o marce a causa dell'umidità dei panni. Così, Maccaferri tornò alla fabbrica e progettò una molletta di plastica: la prima del suo genere e la brevettò. La molletta di plastica divenne così famosa che acquistò un complesso di tre edifici e nove macchine e presto ne produsse un milione al giorno. Fu quello l'inizio della Matro Industries, che divenne subito così grande che una ditta italiana impiegava una sessantina di meccanici solo per fare le parti e stampi per le fabbriche Mastro.                                                     
Parlando di Design, la molletta è diventata uno degli oggetti più esemplari del design grazie all’artista Claes Oldenburg, quando nel 1976 realizzò un’opera d’arte gigantesca, intitolata Clothespin, alta 13,7 metri e posta nella Center Square Plaza i Florida.                                                           Nessuno oggi può rivendicare l’invenzione di questo oggetto utilissimo, ma possiamo dire che l’ufficio Brevetti degli Stati Uniti tra il 1852 e il 1887 convenne 146 tipi di mollette, ma la maggior parte di esse si basavano sul principio degli Shaker.                                                                                               
L’ultimo oggetto creato o meglio l’ultima molletta disegnata si chiama Kilip per opera del designer indiano Paul Sandip, una molletta molto particolare, progettata per mettere e togliere il più veloce possibile le mollette al bucato steso. Infatti, nell’India è dominante la concezione che i progetti in metallo siano migliori di quelli in plastica.