Le ragioni del mare

Il battito della lampada


L'essere umano è continuativamente in conflitto con il tempo, egli è riuscito solo a misurare il tempo nell' illusione di dominarlo. In questo modo l’uomo è riuscito a creare i calendari  e con esso si sono calcolati i cicli solari e lunari, il merito di tutto questo lo si deve a Galileo Galilei, che scopre il “preciso ritmo interiore della natura”. Un battito naturale, che regola la vita degli esseri umani. Galileo, giovanissimo, lo desume dall' osservazione dell' oscillazione del pendolo in un momento di noia nel Duomo di Pisa: dal soffitto dell’edificio pendeva una lampada che, appesa alla sua catena, al momento dell’accensione, aveva ricevuto un forte colpo ed ora dondolava lentamente avanti e indietro, un fenomeno che attrasse la sua attenzione molto di più della cerimonia in corso. 
Mentre la folla pregava, Galileo notò che le oscillazioni diventavano sempre più brevi, la lampada descriveva archi sempre più piccoli, ma il periodo delle oscillazioni restava sempre lo stesso, fenomeno che gli sembrò molto singolare. Di ritorno a casa studiò il fenomeno, e le sue prove gli mostrarono subito la verità: il tempo che il pendolo impiega per compiere un’oscillazione rimane sempre lo stesso, e dipende solo dalla lunghezza del pendolo stesso, ma non dall’ampiezza dell’arco che il pendolo descrive.  E’ il punto di partenza per capire che oscillatori di questo tipo sono alla base della nostra percezione, persino della teoria quantistica e della trama dell' universo. Molti anni più tardi, nel 1641, Galileo propose l'utilizzo del pendolo come meccanismo regolatore degli orologi, e ne abbozzò un progetto. Tuttavia, ormai vecchio e cieco, non riuscì a realizzarlo, e l'orologio a pendolo venne costruito solo nel 1657, da Christiaan Huygens. La maggior parte degli uomini considera il pendolo nient’altro che una specie di accessorio dell’orologio, mentre in realtà il pendolo è il vero orologio, e tutte le rotelle, catene, leve e lancette servono solo a contare le oscillazioni e a indicare quello che il pendolo fa in intervalli temporali esatti, appartiene agli strumenti più meravigliosi e più utili, e ci ha reso possibili per la prima volta gli sguardi più profondi nei misteri della natura che ci circonda, le osservazioni astronomiche più precise, prove del movimento della terra attorno a sé stessa, conclusioni sulla sua forma, sulla sua massa, sull’azione della sua forza attrattiva, perfino sulla sua natura interna. 
Il pittore Monet vede nel flusso del tempo il senso della sua arte: “la bellezza che brilla per un attimo nell’intuizione dell’istante”.“La durata delle cose, misurata a periodi, specialmente secondo il corso apparente del sole”, questa è la definizione generica del concetto di “tempo” fornita da un comune dizionario della lingua italiana. “La musica è l'unica forma d'arte totalmente calata nella dimensione temporale.Il rapporto tra tempo della vita, ritmo della musica e cultura è molto stretto.L'Occidente e la sua idea del progresso ben si riallacciano alla musica, al suo ritmo accelerato o rallentato, al correre del tempo e al suo sviluppo armonico.L'Oriente ha melodie cicliche e ripetitive in cui nulla veramente nasce e veramente muore”. Nelle Confessioni di Sant’Agostino si trova una delle più profonde analisi filosofiche del tempo. Che cos'è il tempo? Sant’Agostino rispondeva: "Se non me lo chiedi lo so; ma se invece mi chiedi che cosa sia il tempo, non so rispondere". Emanuele Severino afferma che: “…delle Confessioni di Sant’Agostino, si può dire abbia avuto inizio la speculazione moderna sul tempo. Per quanto precisamente possa essere misurato, il tempo rimane in sé qualcosa di sfuggente. Il passato è qualcosa che ora non è più. Il futuro qualcosa che non è ancora. Lo stesso presente, che pure qualche volta ci appare anche troppo concreto, non è costituito che da attimi, attimi di cui abbiamo coscienza solo una volta che sono trascorsi. Quello che il tempo è non lo sappiamo mai. La cosa fondamentale della nostra vita, ciò che segna la nostra nascita e la nostra morte, ci resta intangibile e invisibile.” Citazioni:“Estrema temerità mi è parsa sempre quella di coloro che voglion far la capacità umana, misura di quanto possa e sappia operar la natura; dove che, all'incontro, e' non è effetto alcuno in natura per minimo che e' sia, all'intera cognizion del quale possano arrivare i più specolativi ingegni” Galileo Galilei  “Dialoghi sopra i due massimi sistemi del mondo".“Vestita di un lungo abito nerotempestato di stelle, su un cocchiotrainato da cavalli, arriva, sempresecondo i Greci , la Notte, figlia del Caos,sorella e sposa dell’Erebo.Generò l’Etere e il Giorno, le Moire,la Tenerezza, l’Inganno, l’Angoscia,Ipno,Nemesi”."Tu ne quaesiveris, scire nefas, quem mihi, quem tibifinem di dederint, Leuconoe, nec Babyloniostemptaris numeros. Ut melius, qudquid erit, pati!Seu plures hiemesseu tribuit Iuppiter ultimam,quae nunc oppositis debilitat pumicibus mareTyrrenum:sapias, vina liques, et spatio brevispem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invidiaaetas: carpe diem, quam minimum credula postero".(Noi parliamo, e già è fuggita l'invidiata età:afferra l'oggi, meno che puoi credendo nel domani)Orazio, Carmina,I, 11"Ognuno sta solo sul cuor della terratrafitto da un raggio di sole:ed è subito sera"S. Quasimodo