Il corriere dei Piccoli il giornalino più amato dai piccoli e dai grandi; ricordo benissimo che la domenica mattina si usciva per la consueta passeggiata con il papà, diretti al giornalaio per comperare le figurine dei giocatori e Il Corriere dei Piccoli, un rituale, come il pranzo della domenica; confrontarsi in piazza con gli amichetti per le figurine e leggere velocemente la vignetta più bella e poi di ritorno a casa, nel frattempo la mamma aveva preparato tutto il pranzo.Il Corriere dei Piccoli compie cento anni, a Milano è appena iniziata una mostra che testimonia la sua vita, mostra che rimarrà aperta fino al 17 maggio. Il primo numero uscì il 27 Dicembre 1908 come supplemento del Corriere della Sera; il giornalino divenne fin da subito una lettura di riferimento per diverse generazioni di bambini e ragazzi, merito per essersi confrontato con la storia italiana e per l'uso di poesia e filastrocche in rima baciata e il richiamo alla pedagogia del Risorgimento. Il merito del giornalino è stato quello di essere stato in grado di saper leggere la storia e introdurre personaggi che rispecchiassero il periodo sdrammatizzando l'evento, un esempio è il bombardamento della guerra dove c'era l'obbligo di oscurare le case sotto i bombardamenti e il Corrierino scriveva:La Bettina non vien giù se non ha quel cencio blumentre invece zia Isabellaper discender s'ingioiella. Altro esempio è l'introduzione del Signor Bonaventura subito dopo Caporetto, nel momento di peggior crisi per gli italiani, ecco un nuovo personaggio, allegro, simpatico simbolo dell'ottimismo, che dopo tanti guai riusciva sempre a salvarsi agitando al vento l'assegno-premio da un milione, per la circostanza il Corrierino scriveva: Qui comincia l'avventuradel signor Bonaventura...Come non ricordare personaggi come Bibì e Bibò, Fortunello, Arcibaldo e Petronill, Mammola e Medoro, Gbernetta, Quadratino, Venturino.Buona domenica.