Le ragioni del mare

Sono un bambino


Oggi propongo un post che riguarda un problema molto importante, i Soldati Bambini, post che viene effettuato in collaborazione con la mia amica "Luisa".Un grande problema che ancora oggi non si riesce a debellare; vedere in tv bambini che armati di un fucile combattono una guerra, obbligati da un capo tribù. Noi occidentali siamo abituati ad armare un nostro bambino di un giocattolo che lo renda felice, oppure di un video gioco che possa solo virtualmente farlo giocare alla guerra, invece l'infanzia di alcuni bambini, che hanno la sfortuna di vivere in paesi che si fronteggiano da diversi anni, viene rubata ogni giorno per combattere.Bambini che a sette, dieci, dodici anni, sono educati a fare una guerra non per gioco, ma quella vera, rivestita di odio, morte, sangue. Bambini senza ricordi, con gli sguardi vuoti, comunemente chiamati baby-soldato. Essi sono un esercito di bambini armati di kalashnikov, Ak47 o di fucili d'assalto americani M16, leggeri da caricare e maneggiare come armi giocattolo. In questi eserciti sono presenti anche le bambine soldato, che spesso vengono rapite per essere assegnate come mogli ai comandanti e usate anche in combattimento come spie. I bambini soldati vengono usati anche sui campi minati, essi vengono eccitati sia con droga sia con anfetamine sia con polvere da sparo bruciata e mischiata col riso, succo di canna da zucchero o hashish e mandati sui campi minati per aprire la strada all'esercito."Se non lo avessi fatto, loro avrebbero sparato a me", è il racconto di Naftal, che per due anni ha combattuto con il suo Ak47.Buon martedì.