Le ragioni del mare

Il lupo e l'agnello


"Padre vorrei confessarmi, ho peccato".Il buon parroco lo asseconda invitandolo nel confessionale; il fedele dopo aver dialogato con il sacerdote riceve il sacramento. A questo punto il fedele chiede al parroco qualche euro affermando di essere povero e bisognoso.Il povero prete lo aiuta per la seconda volta, invitandolo nella sacrestia, il povero fedele-infedele, individua il posto dove erano custoditi i soldi delle questua e si rivelava per quello che era, un povero infedele ladro e si  impadronisce di una busta contenete 500 euro.E' quanto accaduto a Beverate di Brivio, in provincia di Lecco.Il tutto mi fa pensare alla storiella del lupo che si reca dal sacerdote per confessarsi e dice al padre: "sbrigati ad assolvermi, che fuori mi aspettano le pecorelle".Ancora di più la favola del Lupo e l'agnello: "Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra". Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa hai sparlato di me". L'agnello ribatte: "Io? Io non ero ancora nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo padre a sparlare di me". E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse". Buona settimana."Il lupo e l' agnello di Franca Maria Bagnoli"