Le ragioni del mare

Ingannare per amore


"Tutto quello che cerchiamo di fare è ingannare le persone per far sì che ci amino o ci desiderino, quindi i miei personaggi non sono diversi dalla gente comune", Chuck Palahniuk.           Un fine settimana al cinema in attesa di Cannes, il primo film preso in considerazione è Soffocare in inglese Choke,  un film del 2008 scritto e diretto dall'attore Clark Gregg, attore e sceneggiatore, debutta con Soffocare come regista. Il film è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo Chuck Palahniuk, l'autore culto di Fight club, il film è una commedia grottesca piena di gag divertenti, ma a volte scollegate tra loro. A detta di critici la regia non è del tutto riuscita e superficiale, ma il film resta piacevole merito degli attori e alla satira ereditata dal romanzo. Oggetto dell'analisi è la società contemporanea, l'uomo che non riesce a trovare la giusta posizione all'interno dei meccanismi della quotidianità. Victor Mancini è uno studente di medicina fallito, per pagare le cure ospedaliere della sua anziana madre escogita un sistema alquanto fantasioso. Ogni sera Victor va a cena in un ristorante diverso e mentre mangia finge di soffocare. Subito soccorso da  qualcuno che fa dei tentativi per salvarlo e inevitabilmente diventa un padre adottivo, che periodicamente gli invia del denaro. Quasi tutti i giorni Victor riceve soldi da queste persone, che gli sono grate per aver dato un senso alle proprie vite. Il film arriva al suo punto, quando Victor cerca di sapere un segreto a lungo conservato dalla madre, scoprire l'identità di suo padre. Il film purtroppo non convince molto, colpa di una regia anonima e televisiva che va a penalizzare una storia ricca solo per fortuna del romanzo.                           "L'ultimo, ancora una volta sorprendente, libro di Palahniuk è un viaggio in un mondo che ha perso i confini tra demenza e salute, realtà e immaginazione, salvatori e vittime, santità e dannazione. Victor Mancini è il suo nuovo antieroe, nonché un medico mancato e un adulto disadattato, frutto della delirante filosofia emancipatoria di una madre più o meno naturale e del succedersi di innumerevoli madri adottive. E proprio a causa della sua precarietà affettiva, Victor ha capito molto presto che per avere amore bisogna rischiare la vita. Escogita infatti un singolare sistema per pagare la clinica in cui è ricoverata la madre malata di Alzheimer: ogni sera va in un ristorante diverso e finge di soffocare con un boccone andato di traverso, puntualmente qualcuno lo soccorre e nel momento in cui crede di salvargli la vita anche lo adotta e ad ogni anniversario dell'incidente gli manda un gruzzoletto. Moltiplicando l'evento per tutte le sere dell'anno, ecco risolto il problema economico. Ma questa è solo una corsia della vita di Victor: di giorno lo troviamo in una ricostruzione turistica di una colonia di padri pellegrini, imprigionato assieme ad altri naufraghi dell'esistenza nell'anno 1734; di sera, con cadenze fisse legate a nomi e vezzi diversi, alla ricerca di emozioni e donne come lui malate di sesso compulsivo e legate a una comunità che tenta la disintossicazione da questa dipendenza attraverso una terapia in dodici fasi. Victor è eternamente fermo alla quarta, che richiede la confessione di tutto il proprio passato: e ce lo racconta con un'alternanza tesa e senza cadute di flashback sull'infanzia e tempo presente della sua psiche, il tutto gestendo il narrato ora con la veggenza di un romanziere ottocentesco, ora destrutturando il linguaggio in seriazioni automatiche e psicotiche, o meglio, assecondando l'altalena tragicomica della vita. Il finale si apre in prospettiva cosmica: non c'è salvezza, sembra dirci questo nuovo mito della letteratura americana, per alcuni individuato già dal romanzo d'esordio Fight club (1999) come il nuovo DeLillo, ma forse un mondo migliore ce lo possiamo inventare noi, vivendo ciascuno in una propria realtà alternativa: e allora essere pazzi o normali non ha più importanza".Parole di Giulia Calligaro.Buon fine settimana.
SOFFOCAREregia di Clark Greggcon Sam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly MacDonald, Brad William HenkeLeggi i commenti su Filmscoop.it