Le ragioni del mare

Callas della poesia del novecento


E' la definizione di Brodskij parlando di Elizabeth Bishop; una poetessa e scrittrice americana, nasce l'8 febbraio del 1911 e muore il 6 ottobre del 1979. E' considerata una scrittrice molto elegante in lingua inglese; in diverse opere si nota una vita molto felice e tranquilla, che sono gli anni trascorsi con i nonni, quando la presero in custodia dopo la morte del padre e il ricovera in clinica della madre. "Per Elizabeth Bishop contava anche il più piccolo dettaglio, nel Mare e la sua sponda dà prova di un notevole talento narrativo. Dopo Miracolo a colazione, la più completa raccolta di poesie finora tradotta e pubblicata in Italia", commento di Laura Lenci.Elizabeth scrive diverse opere, molto conosciuta è la poesia  North Haven per l'amico Robert Lowell:"So distinguere a un miglio il sartiame di uno schooner;/so contare le pigne nuove sull'abete: tutto è immoto...i cardellini sono di ritorno, o altri non dissimili...La natura ripete se stessa o quasi ripeti, ripeti, ripeti, rivedi, rivedi, rivedi".I versi che seguono sembra che l'amico risponda: "Non puoi più ricomporre o ridisporre... le tue poesie...Le parole non cambieranno più".Particolare la chiusura dell'opera Miracolo a colazione con un sonetto rovesciato :In trappola: la bollanella livella,creatura scissa;e l'ago della bussolache oscillaindeciso, che barcolla.Sprigionati: il mercuriodel termometro rottoche sguscia via;e l'uccello-arcobalenoche dallo smussodello specchio vuotopiglia il volo e scorazzadove vuole, in allegria! Per concludere riporto una sua bella poesia: Un'arte.Un'arteL'arte di perdere non è una disciplina duratante cose sembrano volersi perdereche la loro perdita non è una sciagura.Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta la torturadelle chiavi di casa perse, delle ore spese male.L'arte di perdere non è una disciplina dura.Esercitati a perdere di più, senza paura:luoghi, e nomi, e destinazioni di viaggio.Nessuna di queste perdite sarà mai una sciagura.Ho perso l'orologio di mia madre. Eramia ed è svanita- ops!- L'ultima di tre case amate.L'arte di perdere non è una disciplina dura.Ho perso due vasti regni, due città amate,due fiumi, un continente. Mi mancano,ma non è mica un disastro averle perdute.Nemmeno perdere te (la figura, la voce allegrail gesto che amo) mi smentirà. È chiaro, ormai:l'arte di perdere non è una disciplina dura,benché possa sembrare (scrivilo) una sciagura.