Le ragioni del mare

Aldo Moro


Il giorno 16 Marzo dell'anno 1978 ero a scuola, sentimmo bussare alla porta, era il bidello, parla con la maestra e la informa che all'uscita dalla scuola avremmo trovato le forze dell'ordine, di non spaventarci, avevano sequestrato Aldo Moro.Sequestrato, una parola che non capivo subito il significato, solo a casa ascoltando il telegiornale riuscii a capire cosa era avvenuto a Roma. Sono stati giorni molto crudi per gli italiani, capire perché le Brigate Rosse avevano compiuto questo e perché le forze dell'ordine non riuscivano a liberare il Presidente della Democrazia Cristiana, un uomo che riceveva molti consensi da parte di tutti gli italiani sia per la sua persona sia perché era Aldo Moro.Molti misteri avvolgono il caso Moro, ma chi uccise aldo Moro? Gli Usa per mano armato delle BR, poiché il Presidente della DC voleva l'ingresso del PCI nel governo italiano e una modernizzazione della scena politica e del PCI stesso, oppure l'Unione Sovietica che non voleva la modernizzazione del partito, basti pensare al soffocamento delle rivoluzioni scoppiate in passato nei paesi dell'Est. L'Italia era l'unico paese in Europa in cui il partito comunista aveva una valenza così importante; il giorno del sequestro nell'area della strage erano presenti diverse persone dei servizi segreti sia italiani che stranieri, tra cui DDR.Aldo Moro era venuto anche a Vasto per l'inaugurazione dello stabilimento del vetro SIV, che produce vetro per tutte le marche di auto nel mondo.La politica italiana sapeva a mio parere, ma non riusciva muoversi. Se ci fosse lucedi Luca Moro, nipote di Aldo MoroSE ci fosse luce..se ci fosse pace..Su questa terra come è nei tuoi cieli lontani alti sopra noiCaro nonno ora tu siedi in un luogodove non possono più farti alcun maledove la cattiveria, la violenza, l'odio di chiha tracciato il disegno del nostro orribile destino di sangue e disperazionenon ti feriscono piùnon ti feriscono piùE per quanto possano cercare di cancellare, il ricordo e di mistificaredi non avere neanche il minimo rispetto del tuo animo nobile e della tua immensa bontào ricordarti soltanto come un corpo senza vita, una carica istituzionalesepolta nel freddo bagagliaio di una maledetta macchinaI loro colpi non ti toccano piùnon ti feriscono piùe lascio a te, nonno, l' ultima parolain questa mia specie di canzone,perchè vorrei che tu fossi ricordato vivoperchè la forza del tuo pensieroa distanza di trenta lunghissimi annipossa suonare in questo blues e cadere come una lamasulla coscienza di chiancora cerca di ucciderti"Noi non vogliamo essere gli uomini del passato,ma quelli dell'avvenire.Il domani non appartiene ai conservatoried ai tiranni,è degli innovatori attenti, serie senza retorica...Noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversidagli stanchi e rari sostenitoridi un mondo ormai superato...Solo la serena coscienza di una verità e di una gioia che accompagnano immancabilmente la vita, che da significato e valore ad ogni vicenda umanae, inserendo appunto ogni esperienza nell'assoluto e nell'eterno, in cui essaè per essere nella verità, toglie l'inganno del tempo che travolge ogni cosa,quello che è stato nella verità, è!per ciò è bello vivere!per ciò è bello vivere!per ciò è bello vivere!per ciò è bello vivere!"   Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!