Le ragioni del mare

Internet e noi


Jonathan Zittrain, un professore di legge di Harvard e investigatore per l'iniziativa OpenNet di recente ha affermato al congresso di TEDGlobal ad Oxford: "Internet rende le persone migliori, la gente che ha creato internet non l'ha fatto per il guadagno, ma perché ne era affascinata. Questo entusiasmo, e non il desiderio di fare grosse quantità di denaro, sta dietro al successo di tanti siti web".Ma c'è anche chi afferma: "La rete sta inglobando tutte le nostre tecnologie intellettuali, sta plasmando i nostri cervelli. E intanto molti di noi fanno fatica a finire un libro", parole di Nicholas Carr.A questo punto ci vuole: "Crederanno di essere molto dotti, mentre saranno per lo più ignoranti e difficili da trattare, in quanto divenuti saccenti invece che sapienti", così parlò Socrate nel Fedro di Platone riferimento rivolto allo sviluppo della scrittura a scapito della cultura orale, ma una tale considerazione del filosofo greco vale anche per gli utenti internet?Inoltre afferma sempre Carr: "Quando la rete assorbe un medium, questo viene ricreato ad immagine e somiglianza della rete...Il risultato è di disperdere la nostra attenzione e diluire la nostra concentrazione", affermazione forte, a mio avviso, dedotte dal giornalista dopo alcuni studi sui comportamenti degli internauti e sulle teorie sul cervello, Carr afferma che l'uomo ha difficoltà a leggere un libro dopo anni di navigazione nel Web, teorie illustrate nel suo libro: The Big switch: Rewiring the World, from Edison to Google.Un'altra affermazione molto criticabile per me è della psicologa Maryanne Wolf: "Non siamo solo quello che leggiamo. Siamo il modo in cui leggiamo".Internet è nata come "rete segreta militare", oggi è diventata la maggior fonte di comunicazione e di conoscenza, siamo succubi della rete che ci plasma?Oppure come disse "Taylor" che le radici culturali del progresso scientifico-tecnologico è da ricercare nel processo di informazione meccanico automatizzato e teso all'efficienza: "l'intelligenza è sempre più assimilata a un processo meccanico...una serie di passi discreti che possono essere isolati, misurati e ottimizzati" proprio come i movimenti degli operai al lavoro".In poche parole internet è una moda?Internet ci aiuta? O ci plasma e noi non riusciamo a reagire, oppure siamo così bravi a saper cogliere l'informazione e ragionare con il nostro cervello?