Le ragioni del mare

10 Agosto, il giorno delle stelle


10 Agosto, San Lorenzo, il giorno più atteso dell'estate. La notte di San Lorenzo meglio conosciuta come la notte delle lacrime del santo e saremo in molti con il naso rivolto verso il firmamento a scrutare una stella cadente ed esprimere un desiderio e pronunciare la filastrocca: "Stella, mia bella stella, desidero che...fammi vincere al superenalotto, ti prego". Ma, la vera notte dei desideri sarà la sera del 12 Agosto e si calcola che verso le 10 di sera ci sarà il massimo flusso di stelle cadenti che in realtà sono frammenti di una cometa che costituiscono lo sciame delle Perseidi. Il 10 Agosto si ricorda con tante manifestazioni religiose e culturali, la barbara morte dell'innocente San Lorenzo e le leggende:"le scintille di fuoco, fiorite nell'immaginario intorno al Suo supplizio; la rievocazione delle anime senza sonno che vagano nella volta sconfinata del cielo e ogni 10 agosto fra le dieci e la mezzanotte tornano in terra sotto forma di meteore e intercettarle con lo sguardo ed a seguire il loro percorso concedono l'avverarsi d'un desiderio; il giorno della sua morte il cielo apre le sue porte segrete e per tre giorni rovescia sulla terra tutte le lacrime di dolore versate da una stella mentre guardava San Lorenzo, e chi si adagerà sotto il firmamento e sopra a un lenzuolo bianco dopo essersi purificato, bagnandosi sette volte la fronte con acqua cristallina o immergendosi in mare o in una fontana, se avrà l'animo sincero e addolorato come la stella non solo potrà vedere le sue lacrime ma potrà raccoglierle sotto forma di minuscoli granellini, che conservati in un sacchetto diventeranno una protezione che li salvaguarderà dal fuoco, dalla ferocia e dall'ingiustizia; la leggenda del soldato romano che assisteva alle torture del santo, raccolse con uno straccio le gocce di sangue e grasso che colavano dal corpo del suo mentre spirava, le portò al paese di Amaseno dove tuttora è custodito e ogni 10 di agosto dallo straccio cola il Sangue di San Lorenzo, a chi si reca a vederle con nel cuore dolore e rigetto per ogni forma di tortura e male il santo concede un Miracolo spirituale; altra leggenda racconta che il cielo ad ogni anniversario della morte di San Lorenzo piange per tre giorni, le lacrime sono i lucciconi del fuoco arrivati fino in cielo e vuole ricordare che malvagità e crudeltà continuano a martirizzare gli innocenti, i lucciconi mentre scendono si tramutano in stelle filanti o in minuscole fiammelle come quelle che si staccavano dalla graticola e cadevano per significare che esiste la speranza, un giorno verranno sconfitte e il bene trionferà sul male e chiunque si associa al dolore del cielo versando lacrime con animo sincero senza abbandonare la speranza mentre guarda lo sciame di stelle che cadono gli viene concesso in premio l'avverarsi d'un desiderio, sia se viene espresso apertamente sia se per virtù non osa".La notte di San Lorenzo è ricordata anche dal poeta Giovanni Pascoli nella poesia X Agosto in cui parla della morte del padre ucciso proprio quel giorno. X Agostodi Giovanni PascoliSan Lorenzo, io lo so perché tantodi stelle per l'aria tranquillaarde e cade, perché si gran piantonel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto:l'uccisero: cadde tra spini;ella aveva nel becco un insetto:la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tendequel verme a quel cielo lontano;e il suo nido è nell'ombra, che attende,che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nidol'uccisero: disse: "Perdono";e restò negli aperti occhi un grido:portava due bambole in dono...Ora là, nella casa romita,lo aspettano, aspettano invano:egli immobile, attonito, additale bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondisereni, infinito, immortale,oh! D'un pianto di stelle lo inondiquest'atomo opaco del Male!