Le ragioni del mare

L'estate di San Martino


L' estä ad San Martein la düra da la sira a la matein, oggi 11 novembre è la festa di San Martino, esistono molti detti, che riguardano la giornata di oggi; oggi a Vasto è una bellissima giornata di sole, ma il detto vuole che oggi inizia la parte finale dell'autunno, il freddo si avvicina e da oggi tutti i giorni sono utili per ammazzare il maiale, ma il detto che molti ben conoscono è il giorno propizio per provare il vino nuovo con delle buonissime castagne.Questa sera anche io in famiglia proveremo il vino novello; nel salento esiste una bella tradizione per questo giorno per provare il vino dono della terra.Nella città di Venezia in occasione della ricorrenza di San Martino si usa regalare un dolce tra i morosi.Un'altra ricorrenza è la Festa delle Lanterne con i bambini, la tradizione vuole che precedono la festa si prepara una lanterna di carta, che verrà accesa la sera di San Martino, e passeggiando con i bambini per le strade buie si canta il ritornello: "lanterne, lanterne, sole, luna e stelle, date luce a noi, date luce a noi, questa luce nel Mondo vogliamo portar!". La lanterna verrà accesa ogni sera per la buonanotte e rappresentando il calore dell'estate che ci riscalda nel freddo dell'inverno.La storia narra che San Martino, un ragazzo di dodici anni, contro la volontà dei suoi genitori si fece battezzare e divenne cristiano. La legge romana lo obbligava a diventare soldato romano anche se era un tipo molto pacifico. Il detto più noto racconta che un giorno d'autunno, San Martino mentre usciva da una delle porte della città francese di Amiens vide un povero vecchio, mezzo nudo e tremante per il freddo, si impietosì e con la spada, tagliò il suo mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. Motivo, perché oggi si dice l'estate di San Martino, oggi la temperatura è più mite.Un altro detto è quello che oggi è la festa dei cornuti, non conosco la fonte, ma sarà vero che è solo oggi?Buona giornata. San Martinodi Giosué CarducciLa nebbia agl'irti colli piovviginando sale,e sotto il maestraleurla e biancheggia il mar: ma per le vie del borgo dal ribollir de' tiniva l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar.Gira sù ceppi accesilo spiedo scoppiettando; sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirartra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri com'esuli pensieri, nel vespero migrar.  Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!