Le ragioni del mare

Il Presepe


Era consuetudine celebrare il Natale a casa dei nonni, meglio conosciuto come il paradiso terrestre per la gaia nidiata di nipotini, ben venti, che all'occorrenza eravamo tutti buoni e birichini.Il nonno, il buon vecchio, era contento nella sua casa patriarcale vedere i sui nipotini, che onoravano il suo rampollo, quella casa che appariva grande e nello stesso tempo annerita dal tempo, ma profumata di odori e di ricchezza, che incuteva rispetto e timore.L'amore ed il culto per la paterna casetta, il focolare, il piccolo sacro altare della famiglia, che onorava la tradizione con il ceppo natalizio, che doveva ardere per tutta la notte del Natale, consumarsi lentamente.Era bello girare nella casa del nonno e vedere i preparativi, ma il grande evento era la costruzione del presepe, un lavoro di infinita pazienza, si disegnava la grotta di Betlemme, si individuava lo spazio per il riposo dei pellegrini, per i pastori, per i contadini e per i suonatori, il muschio fresco non mancava mai.Alla mezzanotte dopo la cena e gli auguri in corteo dinanzi al presepe per far nascere Gesù Bambino.Il presepe ha l'incarico di formare l'ambiente, così caro ai nonni. Buon Natale a tutti. 
 Il presepe di Salvatore Quasimodo Natale. Guardo il presepe scolpitodove sono i pastori appena giuntialla povera stalla di Betlemme. Anche i Re Magi nelle lunghe vestisalutano il potente Re del mondo.Pace nella finzione e nel silenziodelle figure in legno ed ecco i vecchidel villaggio e la stalla che risplendee l'asinello di colore azzurro. Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!