Lessien,sei da me

Ciao...ci sei..Resta..Come stai. Chiamami


Questa è una ludoteca. Un treno per noi che siamo ancora bambini imprigionati. Per Te che sei contento e sorridi quando apri e trovi un mio messaggio di cui leggi solo la prima frase…Come incipit ti piace e te lo leggi tutto assaporando il resto che stai per leggere, come un piccolo di uomo che ha bisogno di non sentirsi solo. Per me, che come quando eravamo intorno ad un tavolino rosso di legno, giocavo a fare la signora e offrivo il mio caffè agli amici. Per il mio amico che dopo esser stato per tutto il giorno un implacabile ed indaffarato architetto o medico o impiegato o operaio entra e perde mezz’ora per cercare un filmato su youtube che esprimerà ciò che sente nel suo blog.Per il mio nuovo compagno di battute: Tu che in ufficio ci butti un occhio sul mio blog nella pausa pranzo prima di tornare ad essere il te stesso che non mi fai conoscere. Per te piccola donna che spargi coriandoli e colori come filastrocche per chi entra da te. Un assurdo e piacevole perdersi in battute e frasi scherzose, cazzeggi. Per Te che ti diverti a flirtare con me, che sto al gioco nella decenza della pura vanità quando l’empatia avvicina. Noi che riemergiamo dalle nostre vite e ci ritroviamo qui per poco o per ore: scriviamo, curiosiamo, leggiamo ciò che i nostri amici reali, i nostri compagni reali, le nostre mogli reali,  non ci dicono, si dimenticano di dire, di dare, di fare…
Noi qui, attori, spettatori, equilibristi di emozioni, funamboli di amori, narcisisti, poeti, sadici ,saggi, consiglieri, amanti, edonisti, egoisti, stravaganti, qualunquisti, platonici, virtuali corteggiatori, prede…Qui balenano scemenze, assurdi discorsi, pazze voglie, marinerie e leggerezza di vivere, stupidità e profondità d’animi che ci fanno sorridere, aver voglia di conoscere. E ci si sente diversi, bene?, male, ci si fa compagnia?... Non lo trovo strano: è essere liberi qui più che fuori di essere e scegliere con chi essere, e fare con chi si sceglie senza regole che non siano che le nostre. E’ giocare, è ciò che facciamo nella vita reale quando siamo giovani o quando non abbiamo problemi o quando siamo innamorati…qui possiamo esserlo, farlo ancora e anche se nessuna delle condizioni sopra è ancora nella nostra reale vita, ecco che qui fuoriesce l’essenza e partorisce il nostro nascosto. Svaniscono poco o molto per ognuno le nozioni di giusto o ingiusto, modelli che ci identificano scemano. Descriviamo di noi, la nostra fantasia e quella follia che è creatività, sensibilità, mascolinità, libertà e poi qui vive serpeggiando l’imprevedibile. Qualcuno può essere che lo cerchi, ad  altri capita che lo si incontri.
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