Lessien,sei da me

avevo voglia di scrivere a matita


La forza delle parole è in chi sa ascoltare, e comunque ogni parola è in sè vuota e si perderà se nessuno ne sarà testimone. Fatti e parole binomio inscindibile per quasi ogni cosa...Le parole di chi conosci. Le mie parole. Ma ci sono momenti in cui (e questo è uno di quei momenti)quelle di uno sconosciuto mi allagano la mente e un piccolo gesto come un commento fa nascere, a senso unico,  il desiderio di sapere chi è, ciò che pensa e ciò che vive. Sistemo libri appena comprati. Quando compro un libro, sulla seconda di copertina,quella generalmente vuota, scrivoil mio nome ed una data. Da quel momento m’appartiene.Non ho una libreria: c’è una scala a vista inlegno che portaalla mansarda: i suoi scalinilo sono diventati.Così, due pareti a L di volumi mi circondano in un mezzo abbraccio di titoli. Un mezzo abbraccio,come quel suo saluto uscitogli senza un motivo frutto solo del suo modo di essere. Non so scegliere un termine per definirlo è una sua forma d’amore e quindi un enigma.Circola inconsapevole il suo nome e quel poco che sento di lui m’incuriosisce per la dolcezza. Quella che lo avvolge. Sembra un uomo che ha raggiuntoun suo punto di equilibrio: tra dolcezza e forza, coraggio e paura,sensibilità ed arroganza,un uomo che ha voglia di discuterecon la testa anche i pensieri di una donna, senza mettere muri che cadono solo con scambi compensativi di bisogni e mancanze.. Un uomo che ascolta con il terzo orecchio, che guarda con il terzo occhio. Un uomo che non scaccerebbe con una accetta una mosca dalla mia fronte, ma userebbe una piuma. Un uomo che sa mettersi a nudo quando si esprime. In ogni caso leggere ciò che scrive mi è gradito come il guardare i suoi occhi, che sanno di cielo e di mare, prima di farlo. Nell’utopia di capire cosa è più assurdo (se domandarmelo o domandartelo o scoprirlo) mi regalo un alibi artistico, semplice quanto difficile da inventarsi, è che di banale si muore, d’assurdo è avvolta la vita e forse per questo sto pensando a lui, perché a discapito di giorni in cui tutto langue sopito compare qualcuno  che rimette qualcosa in movimento e di notte le sensazioni dalla mente scivolano dalla punta di una matita….
come adesso e ricompaiono in un blog, molto meno poetiche che sul foglio che le racchiude e che tengo per me, insieme ad altre sensazioni che non ho scritto.
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