Creato da Revenge1800 il 25/05/2008

Lestat82

Fatti non foste a viver come bruti , ma per seguir virtute e canoscenza

 

 

Bentornata....a me!

Post n°3 pubblicato il 12 Settembre 2008 da Revenge1800

Buongiorno a tutti! Lo ammetto sono colpevole...colpevole di aver trascurato questa parte del progetto del blog, ma sono stata assorbita da altro ultimamente e mi è stato difficile persino aggiornare quello principale, figuriamoci la B-side! Comunque, ho intenzione di ripartire a pieno ritmo con entrambi, si avvicina l'inverno, la mia stagione preferita, e avrò molto più tempo da dedicare ai miei spazi virtuali!

Allora spero ritorniate a visitarmi in molti e spero di trovare sempre nuovi argomenti da proporvi...ci sentiamo presto!!!

Lestat

 
 
 

Etica ed estetica

Post n°2 pubblicato il 26 Maggio 2008 da Revenge1800
 

In merito ai post su Kubrick, nel blog Gioneth, aggiungo un'analisi molto interessante trovata su Wikipedia...
Stanley Kubrick è considerato a tutt'oggi uno dei più importanti registi del XX secolo, specie per la sua espressività lontana dai canoni hollywoodiani
e la sua capacità quasi unica di esplorare la gran parte dello spettro
dei generi, senza farsi dominare dalle convenzioni, ma anzi
trasfigurandole. Malgrado i costi anche elevati che richiedevano i suoi
film, ebbe in breve tempo carta bianca per tutte le fasi di lavorazione
delle sue opere. Esplicativo a questo proposito, l'episodio di Arancia meccanica:
l'unica volta nella storia del cinema in cui un film, che pur stava
avendo notevole successo di pubblico, viene ritirato dalle sale da una
grande casa di produzione cinematografica, la Warner, per ordine del
regista.

La passione per la fotografia
è uno dei fili rossi della sua carriera: Kubrick poteva passare ore
intere a studiare un'inquadratura, fino al punto da assillare gli
attori che comunque lo hanno sempre trattato con un mistico rispetto
("è così modesto e sempre pronto a scusarsi che è impossibile essere
offesi da lui" ha detto di lui George C. Scott).
Ne viene fuori una cura ossessiva per i particolari dell'immagine, per
la prospettiva e l'illuminazione, per la posizione degli attori e degli
oggetti di scena, tanto che ogni suo film è studiabile in ogni
fotogramma come "album di inquadrature".
Il senso estetico dei suoi film è però il risultato di un lavoro di
integrazione fra diversi canali comunicativi: il contesto reale delle
sue storie è infatti un tessuto di immagine e musica,
elemento fondamentale per veicolare emozioni nello spettatore. In ogni
pellicola il regista recupera ispirazioni dalla storia dell'arte di
ogni secolo, da Jack Torrance abbandonato sulla sedia di lavoro che
richiama Il sonno della ragione genera mostri di Goya, ai magistrali piani sequenza di Barry Lyndon, continue citazioni dei quadri inglesi tra il Cinquecento e il Seicento.
La musica inoltre, elemento fondamentale, sottolinea in ogni film
momenti particolari. Dal "Ludovico Van" di Alex che celebra la sua
ultraviolenza, al candido swing della chiusura de Il dottor Stranamore
che celebra con leggerezza la fine dell'essere umano imputabile alla
sua stessa stupidità. Ogni momento costruito tra immagine e suono è una
risata a denti stretti sulla convenzionalità, è un rasoio che seziona i
comportamenti degli attanti svelando come dietro le grandi ideologie ci
sia solo la bassa animalità dell'essere umano.
Anche il tempo dell'azione è utilizzato da Kubrick come veicolo
espressivo e fa parte di quel tessuto comunicativo che ha sperimentato
in ogni suo film: le inquadrature sono spesso prolungate, esitanti, gli
attori recitano in uno stato quasi ipnoide (evidenti gli esempi di 2001: Odissea nello spazio, Lolita, Shining, Eyes Wide Shut e, per certi versi, anche Arancia meccanica),
lasciando lo spettatore libero di indugiare sulle singole componenti
dell'immagine. Più che alla parola, Kubrick era interessato
all'organizzazione spazio-temporale della narrazione, facendo perdere
lo spettatore in una metacomunicazione continua. La curiosità suscitata
da uno dei suoi massimi capolavori, 2001: Odissea nello spazio,
è proprio dovuta al lavorìo di sottrazione che Kubrick vi dedicò:
inizialmente il progetto originale prevedeva molti più dialoghi e scene
decisamente più "didascaliche" (come la sequenza finale, in cui il feto
astrale avrebbe dovuto distruggere un anello di bombe atomiche che
circondavano la Terra), ma il regista lo "spolpò" gradualmente, creando un flusso di apparente non-comunicazione (l'Universo
silenzioso e spettrale) nel quale lo spettatore potesse perdersi. Basti
sapere che nella durata quasi interminabile del film, circa 3 ore, solo
40 minuti sono dialogati.
Però malgrado i suoi continui sforzi di smussamento del senso di
realtà, Kubrick appare ancorato ad un realismo oggettivo, a volte
freddo, figlio maturo della sua carriera di fotoreporter: è nota la sua
curiosità tecnica, che lo portarono a innovare il cinema stesso (i
sorprendenti effetti speciali di 2001, le lenti ad alta velocità della NASA e della Zeiss di Barry Lyndon, la steady-cam di Shining).
Inoltre, grazie al suo estremo eclettismo, Kubrick riuscì a muoversi agilmente in ogni genere, innovandolo e arricchendolo. 2001: Odissea nello Spazio è considerato uno "spartiacque" nel campo dello SciFi (oltreché uno dei più bei film della storia del cinema), Shining fu pioniere del horror metafisico, Full Metal Jacket
ha sconvolto i temi del film di guerra, sottolineando come il soldato
sia, essenzialmente, un assassino e affrontando così uno dei temi
principali dell'etica kubrickiana, vale a dire la scelta fra il bene e
il male. Qui il protagonista impara, infatti, a vivere secondo la
propria natura, accettando l'omicidio e la normalità della vita. In Lolita
è analizzata la perversione di un uomo che perde la testa per una
ragazzina, innamorandosene realmente e mandando all'aria il suo
matrimonio per poi perdere ogni cosa. Lo splendido pamphlet(poco più di
un ora e mezza di film) Il dottor Stranamore
indaga sornione sull'ambivalenza dell'istinto di conservazione
dell'Uomo, perfettamente a suo agio fra sopravvivenza e sterminio degli
altri. Arancia meccanica
capovolge questo schema mostrando quanto anche nell'insanabile buonismo
di una distopica società moderna è necessario per un uomo riuscire ad
esprimere la sua libera scelta tra il bene e il male, dovendo scegliere
talvolta anche il male per istinto di autoconservazione. Nel film
questa possibilità è infatti negata ad Alex che, subìto il "trattamento
Ludovico", è incapace di scegliere il male, per proteggersi, e subisce
le angherìe di una società oppressiva, di amici convertiti al "giusto"
e di genitori indifferenti.
Naturalmente, il cinema di Kubrick sposa l'idea della perfetta
integrazione fra etica ed estetica, sfuggendo così alla facile
tentazione di esprimere una morale. Così le immagini e il messaggio si
fondono e la valutazione di ciò cui si assiste è lasciata totalmente
allo spettatore, grazie anche alla "circolarità" delle sceneggiature
(quasi tutte adattate da libri), che prevedono un finale che si avvolge
sull'incipit. Alcuni esempi: in Arancia meccanica
il protagonista torna esattamente allo stato psicologico di partenza,
come se non fosse successo nulla, salvo che è diventato ancora più
cattivo e cosciente del fatto che la violenza ha un suo ruolo nella
società, purché esercitata "secondo le regole"; in Shining
l'edipico Jack Torrance appare, dopo la sua morte, nella galleria
fotografica dell'Overlook Hotel, come il guardiano che era lì "da
sempre"; Eyes Wide Shut
sembra terminare con un risveglio, che incoraggia l'immaginazione a
tornare al punto di partenza; l'esempio eccellente di questa ciclicità
è poi 2001: Odissea nello spazio, che procede interamente in una mimesi del ciclo della vita (nascita, crescita, morte ed evoluzione in nuova nascita). Sembra fare eccezione Il dottor Stranamore,
ma probabilmente si tratta di una fedeltà allo stile comico adottato:
qui il film si auto-distrugge, così come era stato preannunciato.


 
 
 

B-side ...

Post n°1 pubblicato il 25 Maggio 2008 da Revenge1800
 
Tag: Lestat

Avvio questo blog come b-side project del blog di gioneth, ho intenzione di inserire recensioni musicali, cinematografiche e letterarie, in modo più approfondito, per non sviare il senso del blog principale inperniato sull'arte e sul concetto di questa nelle sue varie applicazioni, perciò qui cercherò di mettere delle pagine più complete su ciò che verrà citato nell'altro blog e anche tutto ciò che è al di fuori dei canoni con cui è stato concepito ... vediamo che ne viene fuori di bello ... speriamo ... così il vampiro Lestat sfida nuovamente le forze malvagie della tecnologia per cercare di esprimere a pieno il suo ego ....
a presto ....

 
 
 

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