Letteratura Storia

RAFFAELLO, e i letterati amici: Tebaldeo, Baldassar Castiglione, Pietro Bembo.


 Clicca sull’immagine: AntonioTebaldeo, Incisione "Dal quadro di Raffaello, nella Galleria del prof.re Scarpa" (proprietà privata).Maria Alberta Faggioli Saletti 7 7▪Raffaello.Un ritratto del Tebaldeo nella Collezione del prof Scarpa: dipinto, disegno, e incisione di dubbia attribuzione (dipinto di Sebastiano del Piombo?)Un altro dipinto che si dice sia il Ritratto di Antonio Tebaldeo dipinto da Raffaello, riprodotto su lastra di rame, è finito nell’edizione Sonzogno 1829 della Storia della vita e delle opere di Raffaello, ma esso è poco documentato.[1] L’attribuzione è da mettere in dubbio, dato che il Ritratto di Antonio Tebaldeo di Raffaello è noto solo per l’elogio contenuto in una lettera del 1516 (di Pietro Bembo al Cardinale Bibbiena), quando il Tebaldeo, nato nel 1462 aveva 54 anni mentre il personaggio raffigurato nell’incisionene dimostra ben meno anni.[2]Un importante studio del 2007, di Sergio Momesso, ripercorre la storia della Galleria Scarpa, fino alle Tavole fra le quali c’è l’Incisione con la scritta Giovita Garavaglia e Cesare Ferreri (da Raffaello), Ritratto di Antonio Tebaldeo, bulino, da Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio, a c. di Francesco Longhena, Milano 1829. Lo studioso smonta le informazioni contenute nella Istoria, del 1829, e presenta l’attribuzione a Sebastiano del Piombo (in quegli anni in competizione con Raffaello), dell’incisione come del dipinto intitolato Ritratto di uomo (1515/1516), del prof. Scarpa, venduto nell’asta milanese del 1895, e ora nel Museo di Budapest (Ungheria).[3] [1] Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino, voltata in italiano, corretta, illustrata ed ampliata per cura di Francesco Longhena, Editore Francesco Sonzogno, Milano 1829 (Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy, Histoire de la vie et des ouvrages de Raphaël,Paris 1824).  [2]M.A.Faggioli Saletti, El Tebaldeo, cit., nota 89: il ritratto del Tebaldeo dipinto daRaffaello, “intagliato maestrevolmente in rame” ha adornato la Istoria della vita e delle opere diRaffaello (Istoria della vita e delleopere di Raffaello Sanzio da Urbino del signor Quatremère de Quincy, voltata in Italiano, corretta,illustrata ed ampliata per cura di Francesco Longhena, adorna di 23 tavole e diun Fac-simile, Editore Francesco Sonzogno, Milano 1829).[3]Sergio Momesso, La collezione di Antonio Scarpa (1752-1832), Bertoncello,Cittadella (Padova), 2007, pp. 69-74, 86, Tavole, 344-47. Prima di questo studio non mi è stato possibile vedere insieme quadro e incisione.