Letteratura Storia

RAFFAELLO, e i letterati amici: Tebaldeo, Baldassar Castiglione, Pietro Bembo.


 Clicca sull’immagine: Raffaello, Il Parnaso, ca. 1510-11, Città del Vaticano, Musei Vaticani, Stanza della Segnatura. Maria Alberta Faggioli Saletti 33▪Raffaello raffigura  il Tebaldeo nell’ affresco “Parnaso” della Stanza della Segnatura in Vaticano? Ritratto del Tebaldeo tratto dal Parnaso di Raffaello sul suo Monumento funebre a Roma (Basilica di Santa Maria  in Via Lata, 1776) Raffaello è a Roma dal 1509 chiamato dal Papa Giulio II della Rovere A Roma, egli inizia la decorazione delle Stanze Vaticane (appartamento del Pontefice),nel 1509, con gli affreschi di quella che verrà chiamata (nel 1513)  Stanza della Segnatura (Disputa del Sacramento, Scuola di Atene, Parnaso, Virtù e Legge). La Stanza della Segnatura, oggi è nei Musei Vaticani.Per la sua maestria, il giovane Raffaello (ha 26 anni) ha presto l’intera responsabilità del lavoro (contemporaneamente Michelangelo dipinge il soffitto della Cappella  Sistina).   Nell’affresco autografo dedicato alla poesia e ai poeti (1510-11),il Parnaso, è ritratto Apollo circondato dalle Muse e da 18  poeti famosi, antichi e moderni. Poeti epici, lirici, tragici, poeti di generi mediani (commedia, egloga, elegia, epigramma). I risultati espressivi sono evidenti: i personaggi, tutti coinvolti in un’azione sono colti in espressioni e movimenti.Il poeta Antonio Tebaldeo è stato raffigurato da Raffaello nel Parnaso, tra i poeti moderni collocati alla destra di Apollo?  La notizia più autorevole circa questa raffigurazione è di Giorgio Vasari il quale, nella Vita di “Rafael da Urbino”, da lui definito “non meno eccellente che grazioso”, precisa che i ritratti del Parnaso sono “cavati parte da statue, parte da medaglie e molti da pitture vecchie, et ancora di naturale mentre che erano vivi, da lui medesimo”. Tra i moderni poeti ritratti da Raffaello, Vasari nomina solo il Tebaldeo,“Tibaldeo et infiniti altri moderni”.   Sicuramente il Tebaldeo è conosciuto a Roma per i suoi legami importanti e per i servizi svolti alla Corte Estense di Ferrara che hanno aumentato il suo prestigio. Egli appartiene anzitutto a una cerchia di spiriti eletti, una cerchia sovra provinciale e nazionale che, perciò, giustifica l’identificazione del Tebaldeo come poeta moderno nell’affresco raffaelliano.  Il Parnaso, come gli altri affreschi delle Stanze Vaticane, esemplifica principi umanistici, con protagonisti dell’antichità e moderni impersonati anche da contemporanei, figure di grande qualità artistica che abitano nello spazio degli antichi.  Alcuni studi si soffermano su questa attribuzione , mentre altri mettono in dubbio attribuzione e identificazione.  Nella Biblioteca Ariostea di Ferrara,  è conservata un’interessante incisione, “Ritratto di ‘Antonio Tibaldei’, con lauro” (l’alloro da cui era composta la corona con la quale venivano consacrati i poeti), "Raffaele Sanzio d'Urbino dipinse nel quadro del Parnasso al Vaticano" ("Pietro Ghigi incisore", "Luigi Agricola disegnatore", "In Roma, presso Agapito Franzetti, nel Corso alle Convertite"). Pietro Ghigi (Roma, XVIII e XIX secolo) è citato fra gli allievi di Giovanni Bianchi da Rimini, nella prima metà del '700.   Questa incisione attesta l'importanza degli incisori di rame per le edizioni a stampa, nella fama di Raffaello, durante il secolo XVIII e  testimonia anche la fortuna dell’attribuzione al Tebaldeo del poeta moderno barbuto, raffigurato nel Parnaso, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore e il capo cinto dal lauro. ▪Ritratto del Tebaldeo tratto dal Parnaso di Raffaello sul suo Monumento funebre a Roma (Basilica di Santa Maria in Via Lata, 1776) A questo punto è opportuno ricordare il monumento funebre del Tebaldeo, a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Via Lata.Sopra la grande lapide commemorativa del Tebaldeo vi è la sua effigie, e a lato, a destra, la scritta latina RAPHAEL DIVINUS IN AULA ORE THEBALDEUM PINXIT. IMAGO REFERT (Il divino Raffaello dipinse nella "stanza" vaticana il ritratto del Tebaldeo. L'immagine lo rappresenta).  Il Tebaldeo è morto nel 1537 ma questo omaggio è stato voluto oltre due secoli dopo dal suo compatriota ferrarese, monsignor Giovanni Maria Riminaldi  (decano della Sacra Rota che solitamente veniva fatto cardinale), come ricorda l'iscrizione sottostante, 1776. NOTE -Raffaello Santi, DBI, cit.  -Raffaello Santi, DBI, cit.  -Giorgio Vasari (1511-1574), pittore, è il maggiore storiografo e critico d’arte del Cinquecento. Fin da bambino egli è stato affidato ai maggiori umanisti della sua città (Arezzo) e di Firenze.Vasari ha studiato il disegno e la pittura presso Michelangelo Buonarroti ed ha avuto frequentazioni con importanti pittori di quel tempo. La prima pubblicazione a stampa è del 1550:Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori, Lorenzo Torrentino, Firenze 1550, 2 voll. (Einaudi, Torino 1986), vol. II, pp. 618-19 ; ID.,  Le vite di Raffaello e Giulio Romano, a c. di Gian Maria Erbesato, Ed.Tre Lune, Mantova 1999, p. 49. Seguirà una seconda edizione, nel 1568,dopo un lungo viaggio di studio nell’Italia centro settentrionale: ID., Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori, Giunti, Firenze 1568.   -Claudio Strinati, Raffaello, Art Dossier n.97, Giunti, Firenze, febbraio 2017, p.33.  -Vincenzo Golzio, Raffaello. Nei documenti, nelle testimonianze dei contemporanei e nella letteratura del suo secolo, Pontificia Insigne Accademia Artistica dei virtuosi al Pantheon, Città del Vaticano 1936 (1971). -J. Godefridus Hoogewerff, 'Documenti  in parte inediti che riguardano Raffaello ed altri artisti contemporanei', in Rendiconti della Pontificia Accademia   Romana di Archeologia, 1945-46, Rendiconto XXI, Tipografia Vaticana, pp. 253-268; J. Godefridus Hoogewerff, La Stanza  della Segnatura. Osservazioni e commenti, in “Rendiconti della Pontificia  Accademia Romana di Archeologia”, 1949, Rendiconti XXIII-XXIV,Tipografia Vaticana 1950, pp. 317-356; Deoclecio Redig De Campos, Le Stanze di Raffaello, Ed. Del Turco, Firenze 1950; Deoclecio Redig De Campos, Dei ritratti di Antonio Tebaldeo e di alcuni altri nel  “Parnaso” di Raffaello, Archivio della Società Romana di  Storia Patria, Roma 1952, vol. 75, pp. 51-58.     -Alberto Casadei, Vincenzo Farinella, Il Parnaso di Raffaello: criptoritratti di poeti moderni e ideologia pontificia, pp. 59-72,in “Ricerche di Storia dell’Arte”, rivista quadrimestrale, Ed. Carocci, Roma2017. -Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Catalogo Iconografico, vol. 2°, fasc. 5, n. 39. -Giorgio Milesi, Dizionario degli incisori, Minerva Italica, Bergamo 1982, 2 voll..