Letteratura Storia

MARIA ALBERTA FAGGIOLI SALETTI


I Suppositi [1]I “supposti”, gli “scambiati”, questi i significati del titolo della commedia, anch’essa con destinazione ferrarese (la Corte, la città). Della realtà cittadina sono rappresentati luoghi e situazioni di via ben conosciuti dagli spettatori.Erostrato, figlio di Filogono, un ricco mercante siciliano (di Catania), a Ferrara per condurre gli studi, appena giunto in città, s’innamora di Polinesta (figlia di Damone/Diamonio, commerciante). Per amore, decide di smettere gli studi e di farsi assumere come servo dal padre di lei (Damone/Diamonio), con il nome del proprio servo Dulippo: supposto servo, supposto padrone. Il padre di Polinesta vorrebbe sposarla a un vecchio dottore in legge, Cleandro. L’arrivo improvviso del padre di Erostrato dalla Sicilia conduce ad un doppio lieto fine, per Erostrato che sposa l’amata Polinesta, e per Dulippo che Filogono (padre di Erostato) riconosce come proprio figlio creduto morto.Le sostituzioni di persone annunciate nel titolo (soprattutto quella fra il servo Dulippo e il suo padrone, lo studente Erostrato, che per amore di Polinesta entra come servitore in casa del padre di lei) derivano direttamente dalle commedie latine di Terenzio e di Plauto.[2][1] L. Ariosto, Commedie. La Cassaria – I Suppositi, cit., pp. 151-223. [2] M. Felisatti, A teatro con gli Estensi,  Corbo Ed., Ferrara 1999, p. 66.