Lettere alla Nonna

Sabato


Cara Nonnina,ieri sera al telefono ti ho sentita stanca. Facevi fatica a parlare, non ti ho detto niente perchè non volevo ribadire una cosa ovvia, ma per me è una tortura sentirti così.Ti immaginavo nel tuo inseparabile letto con le sbarre... Lo so che non ti piace per niente il letto ortopedico ma da quando ti ho messo li, mi sembra che tu stia meglio, i momenti di confusione sono diminuiti, forse perchè riposi meglio. Oggi è una giornata fredda e grigia a Torino e io mi sono svegliato triste e con il freddo dentro.E' sabato e sono in ufficio. "Devi sempre ridurti all'ultimo momento!" mi avresti detto se fossi qui. E' vero, è un difetto che non riesco a correggere, ma è stata una settimana impegnativa. Il problema è che oggi non posso prendere il treno e venire da te. Mi dispiace molto. Verrò domani però, e per farmi perdonare ti ho comprato le pappette di frutta cotta che ti piacciono tanto. Lo so, te le avrei portate lo stesso... A domani nonnina.Ti voglio bene.