Lettere alla Nonna

Ualter


Cara nonna,sono stanco.E' stata una settimana durissima, piena di scadenze e di impegni.Sono esausto.Ma oggi è venerdì e come d'incanto la mia mente si risveglia da torpore metropolitano-lavorativo. Oggi, dicevo, venendo in studio in vespa, mi sono fermato ad un semaforo in Corso Vittorio e un bel poster elettorale ha attirato la mia attenzione. La facciona del buon Ualter, candidato premier alle prossime elezioni, faceva bella mostra di sè con tanto di slogan appositamente studiato:  Non rientrate nel caos, voltate pagina.Ma dico io, come può, uno che si porta dietro il 90% dei politici che hanno fatto parte del govermo appena caduto presentarsi con uno slogan simile?Forse a furia di copiarsi gli uni con gli altri si sono sbagliati e hanno copiato male.D'altronde hanno cominciato con i nomi: PD e PDL. Poi con i programmi. Vuoi che non possa scappare un errorino? Mi ricodo che al liceo mi dicevi sempre "chi copia non impara", ahhh  cara nonnina, vorrei tornare a quei tempi. Niente pensieri, poche responsabilità, polmoni d'acciaio e gambe veloci.Lo dico a te, che quando andavo al liceo eri un uragano... Nonnina, mi manchi da morire, mi mancano le tue attenzioni, i tuoi baci, le tue carezze, prenderti in giro, ridere con te, i tuoi pansotti con la salsa di noci, i tuoi consigli, i maglioni impossibili da mettere che mi regalavi sempre, le tue telefonate, le camminate con te, quando mi chiedevi in che squadra giocasse Del Piero, le bugie che ti dicevo quando andavo a mangiare da Mc Donald, i tuoi abbracci... mi manca tutto di te, oggi.Ti voglio bene, nonnina.