Lettere dal delirio

Ifigenia In Aulide...


Ifigenía:   Madre, perché muta rimani, e lagrimi?Clitemnèstra:   Giusta ragione ho di crucciarmi il cuore!Ifigenía:   Smetti, non avvilirmi: e ciò concedimi...Clitemnèstra:   Che mai? Nessun rifiuto avrai da me.Ifigenía:   Delle tue chiome ciocca non recidere,   non avvolger le membra in negri pepli.Clitemnèstra:   O figlia mia, che dici tu? Ti perdo...Ifigenía:   No; son salva, e per me tu sarai celebre.Clitemnèstra:   Come? Non debbo la tua morte piangere?Ifigenía:   No; non sarà per me la tomba eretta.Clitemnèstra:   Che? La fossa non è retaggio ai morti?Ifigenía:   L'altare della Dea sarà mio túmulo.Clitemnèstra:   Tu dici bene; ed io t'obbedirò.Ifigenía:   Ch'io procuro, felice, il ben de l'èllade.Clitemnèstra:   Che dovrò dire alle sorelle tue?Ifigenía:   Neppure ad esse i negri pepli cingere.Clitemnèstra:   Quale ad esse dirò tuo caro motto?Ifigenía:   Che sian felici. E fa' d'Oreste un uomo."Euripide