Le cose...non mi scivolano addosso...mi restano impigliate ...dentro...e non c'è verso di farle andare via...cosi sono i tuoi giorni che arrivano...troppo presto e guardano lontano...oltre un orizzonte che non si vede...mentre il pensiero di te...si attarda...indugia nei miei discorsi ad una voce...delirio di un domani inutile..."Poi scrissi il nome tuo versando piano sulla neve la strana cosa che sembrava vino, mi aveva affascinato il suo colore di rubino: perchè lo cancellasti con il piede? "Guccini