Lettere dal delirio

Obscurité...


Cambio il finale...e mescolo...con un dito...il mio stesso sangue...torbido come l'equatore...dove anche a te è piaciuto perderti...tanto da non sapere più dove andare...ma io non conosco strade diritte...né conosco  strade buone... le mie gambe...non  sono ancore di salvezza...nei miei fianchi...troverai solo il mare aperto...che...le mie vie sono obscure ...ritorte...contorte...come i miei occhi...che...spesso...si inabissano..."Io che ho doppiato tre volte Capo Horn e ho navigato sette volte i sette mari e ho visto mostri ed animali rari, l’anfesibena, le sirene, l’unicorno. Io che tornavo fiero ad ogni porto dopo una lotta, dopo un arrembaggio, non son più quello e non ho più il coraggio di veleggiare su un vascello morto. "Guccini