Lettere dal delirio

i suoi "per sempre" erano tutti in un biglietto come la sua anima fosse inchiostro, o parole. Come se solo il punto, d'una punteggiatura bizzarra, li potesse fermare, lì, "per sempre", piantati come gli spilli sulle ali d'una Papilio machaon. Si i suoi "per sempre" erano così: fissi eppur capaci di volare, di sfuggire in un solo istante, di perdersi sopra un altro fiore, ma il fiore che li aveva provati ne avrebbe trattenuto il sapore, fosse solo di un bacio appena, per una vita intera.

Grazie ...per le tue parole...sempre così pensate...

...eppure mi vengono .....d'istinto ;)

Buona cosa ...l'Istinto...la parte più vera di noi...mai studiata...ma costruita...

hai la penna intinta nell'eros e nel tormento...in quella tenerezza blasfema che è preludio, ma anche climax, del piacere vero...quello dell'anima che si fa sangue, senza via di ritorno...e la memoria è un grumo di schegge...che rifrangono tutto quel sentire, riempiendo la carne di fragorose ombre...ritagli di donna, meravigliosa. T.A.

Tu mi vuoi troppo bene...sei fottutamente di parte...ehehe