Lettere dal delirio

Gourmand...

Rivolevo i miei passi...e li rivolevo tutti...la loro pacata consuetudine...la calma consequenzialità...misurava spazio e tempo...erano la culla clemente dove curavo le mie malinconie...ma una parte di me non si è mai arresa...ha smesso di inventare trucchi...come in un gioco di carte...e le calze nere...erano anche loro un trucco...cui ho smesso di cedere...sfibrando la pelle...ho penetrato la mia stessa nudità...lasciando che la schiena...arco frenetico di fremiti...come un lungo diapason dorato...scandisse altri suoni...apici d'orgasmo...su note morbide...le ginocchia rinserrate...come porte Scee...ad acuire il sentirti...senza lasciarti...mai...

Esosa...

"Hanno lasciato Gerico dalle gambe chiuse
dove la vita si conclude
vengono da Napoli dove tutto rinasce e ricomincia
è la sgargiante processione dei senza fede
redenti, guariti e debitori. "

Fossati

Ebbrezza...

Mi riconoscerai ... ad occhi chiusi...ti basterà il mio respiro...per incamminarti...sui miei infiniti sentieri...fatti di mani...di fianchi...ginocchia rotonde...e seni a punta...come lance che sanno puntarti addosso...e farti prendere fuoco...e berremo...e mangeremo di noi...riempendoci la bocca...come bambini ingordi...e ci ingoieremo...saltandoci addosso...umidi di sesso...ebbri di noi stessi...

Nè Guerra Nè Pace...

Mi piego...ad un gelo di profondità indifesa...ho cambiato colore...ed ho cambiato tempo...lo sguardo parla più dell'anima...e non riesco a smettere di tremare...

Mentre penso che le cose succedono sempre insieme...e tutte sempre troppo in fretta...e che troppe parole ho taciuto e che troppo non ho fatto...

Per l'ultima volta verrò vestita di rosso...

Ifigenia In Aulide...

Ifigenía:
   Madre, perché muta rimani, e lagrimi?
Clitemnèstra:
   Giusta ragione ho di crucciarmi il cuore!
Ifigenía:
   Smetti, non avvilirmi: e ciò concedimi...
Clitemnèstra:
   Che mai? Nessun rifiuto avrai da me.
Ifigenía:
   Delle tue chiome ciocca non recidere,
   non avvolger le membra in negri pepli.
Clitemnèstra:
   O figlia mia, che dici tu? Ti perdo...
Ifigenía:
   No; son salva, e per me tu sarai celebre.
Clitemnèstra:
   Come? Non debbo la tua morte piangere?
Ifigenía:
   No; non sarà per me la tomba eretta.
Clitemnèstra:
   Che? La fossa non è retaggio ai morti?
Ifigenía:
   L'altare della Dea sarà mio túmulo.
Clitemnèstra:
   Tu dici bene; ed io t'obbedirò.
Ifigenía:
   Ch'io procuro, felice, il ben de l'èllade.
Clitemnèstra:
   Che dovrò dire alle sorelle tue?
Ifigenía:
   Neppure ad esse i negri pepli cingere.
Clitemnèstra:
   Quale ad esse dirò tuo caro motto?
Ifigenía:
   Che sian felici. E fa' d'Oreste un uomo."

Euripide

  

Senza Capo Nè Coda...

Ci sarà un giorno in cui riusciremo ad essere amici...anzi no...buoni amici...vedi quanto fasulla e stridente sia questa frase...graffia e soffia...come un plettro sfregato sulle ossa...

Si ...verrà un giorno di pace...dove...svegliandomi...non sarai né pensiero...né ricordo...e non proverò quel senso di struggente tenerezza a vederti andar via...si ci sarà un giorno in cui non sentirò più mancare il terreno sotto i piedi...eppure mi piaceva cadere da me stessa...e le mie ginocchia non tremeranno più...se abbandonate dalla protezione delle tue gambe...

Si verrà un giorno...ma forse non sarà mai...io lo so e tu lo sai...io e te rimarremo...l'uno per l'altra una ferita aperta...un'incisione peggio della lebbra...e solo questo...insensata_mente... ci farà sopravvivere a noi stessi...

" Sentivo di appartenere a una tribù diversa

Camminavo da Sola, mai soddisfatta,

Cercavo di integrarmi, ma quella non ero

Io...

Dicevo:No...voglio di più, non è questo che sto cercando,

Così...o preso la strada meno battuta

Me nell'Oscurità, in qualche modo, sono

Sopravvissuta"

"Rebel Heart"

Madonna