Lettere dal delirio

Ancora...mentre guido...conservo la paura di sorpassare...di vedere...quello che si trova oltre...e...come vedi...non ho perso l'abitudine di infilzare parole con la carta...affezionata...sempre...a vecchi vocaboli...quelli che lasciano...in bocca...sapore di confetti e mandorle...

Mentre gli equinozi si avvicendano...tu chiedi di capirmi...penetri...le mie mille parti...ed io voglio solo che mi baci...lingua che cerca lingua...come in un nodo...stretto...

"Magica quiete velata indulgenza

Dopo l'ingrata tempesta

Riprendi fiato e con intenso trasporto

Celebri un mite e insolito risveglio

Mille violini suonati dal vento

L'ultimo abbraccio mia amata bambina

Nel tenue ricordo di una pioggia d'argento

Il senso spietato di un non ritorno

Di quei violini suonati dal vento

L'ultimo bacio mia dolce bambina

Brucia sul viso come gocce di limone

L'eroico coraggio di un feroce addio"

L'Ultimo Bacio C. Consoli.

Senza fretta...mi muovo nell'indugio...tra le dita un filo inesistente...un fiore si spoglia...sul tavolo... resti di petali...indecentemente abbandonati...una mano mi tocca...la mia bocca ne conosce il suono...

Disegnami la pelle...