Lettere dal delirio

Degli Innocenti Baci...

Era nel pomeriggio...di qualsiasi stagione...approfittava del riposo dei genitori per sgattaiolare fuori...aspettava sotto l'albero di fichi neri...lo vedeva arrivare...un punto tremolante...scavalcava il muretto...ed era lì...con gli occhi di un verde chiaro...con l'iride dorata al centro...la fossetta sul mento...e si perdeva in quei primi baci...dove tutto si conchiudeva nel circolo delle labbra...erano baci freschi di bucato...non scendevano giù nella pancia...non riscaldavano il ventre...così puri da dare alla testa...come un vino fiore e generoso...

Negli anni...altri baci...altri occhi...di cui perse la memoria...restarono sempre quei baci innocenti...freschi di bucato...

"Lulù di mandorla ha gli occhi
abbanonata a Shangai
che rompi quello che tocchi
ma è tua questa casa da quando ci sei"

U. Tozzi  

Indifference...

Mordo l'assurdità di questo silenzio...e non piango più...indugio nelle ore indefinite...quelle dell'alba e quelle della sera...comodo rifugio della mai mente malata...e vago insonne...nei meandri che mi hai costruito...scivolando contro i tuoi occhi che non sanno più parlarmi...

Ho sapore di ostie sulla lingua...