Lettere dal delirio

Fuori Sincrono...

Ho lasciato le mie scarpe lungo il corridoio...hanno un aspetto desolato...quasi di assenza...le guardo mentre mi siedo con il culo nudo sul pavimento...a cercare un contatto fisico...quasi viscerale...con la terra...il mondo gira sempre alla stessa velocità...penso...sono io che vado o troppo in fretta o sempre troppo lenta...perennemente fuori sincrono...mi perderò il prossimo tramonto...restandomene qui...i sensi all'erta e gli occhi chiusi...

Sostanziali Percezioni...

Amavo...guardare la tua schiena...la dipingevo di chiari e di scuri...perché il gioco di ombre e di luce...davano sostanza alla figura...soffermandomi su di esse...osavo abbassare la guardia del cuore...mostrarmi nudamente indifesa.... dietro di te...fatta anche io di pelle sottile e cangiante...come quella di un serpente...di un glifo...dagli occhi dorati...indugiavo in queste flaccide ipertensioni mentali...dimenticandomi...quasi...della tua mano...insistente...tra le mie gambe...rovesciavo la gola...gorgogliante di risate...al tuo morso...

"la linea orizzontale
ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
con le palpebre chiuse
s'intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore:
inneres auge, das innere auge "

Inneres Auge

F. Battiato