Lettere dal delirio

Ipnos...

Mi rifugio nell'insonnia...non sempre il sonno è una cura...un rifugio...così...mi siedo accanto a me...ascoltando questo buio così noto...così rassicurante...dopo un attimo...gli occhi scoprono profili e lineamenti...ed incomincio un viaggio che è solo mio...e posso anche sentire quei profumi stinti dal tempo...che prendono vita...si rianimano nella mia mente...si arrampicano sulla mia schiena...strappando brividi e gemiti...le mie braccia abbracciano il mio corpo...non riesco a non avere freddo...

E tutto il tempo è vicino

A portata di mano

Sul tavolino, sul ripiano

Su quanto ti è più caro.

Ma se cominciassimo

Che ne dici

Se entrassimo nel vivo

Oltre la porta orale saliamo a perpendicolo la scala

Che nel muro si avvita.

Battisti

Passi E Buio...

E tacendo...ti parlo...ho le labbra ammaccate per le troppe parole...ancora sanguinano...ho dimenticato qualcosa...oppure no...ritrovo qualche pezzo nella tasca di un vestito vecchio...tremo e non guardo...e se chiudo gli occhi...il suono di quella voce indifferente...mi lacera...

Vorrei tanto non capire...vorrei tanto non vedere...