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Don Wislow, il Re del noir narcotico


Don Wislow, specie dopo la morte della compianta "iena" Bunker, è forse uno dei più alti esponenti letterari viventi del noir narcotico. I suoi romanzi hanno pressapoco un denominatore comune: sbirri, sangue, droga, malavitosi e donne. Gli anni passano, ma il connubio perfetto è sempre lo stesso e per l'amor di Dio, spero non cambi mai. In questi giorni esce nelle sale il film tratto dalle Belve, uno dei romanzi a mio parere peggio riusciti di Wislow, interpretato da Benicio Del Toro (nato per questi ruoli) e Salma Hayek. Il film è decisamente più bello del romanzo (la sceneggiatura è stata curata dallo stesso Don). Due ragazzi di Laguna Beach, il botanico e buddista Ben e l'ex Navy Seal Chon, conducono una vita idilliaca coltivando e spacciando la migliore marijuana della California. La loro attività però comincia a infastidire il cartello della droga della Mexican Baja guidato dalla spietata Elena, che prima prova ad accordarsi con loro e poi fa rapire Ophelia, la ragazza di cui entrambi sono innamorati. I due iniziano così una battaglia senza esclusione di colpi. Se avete voglia di leggere Don Wislow, vi consiglio due romanzi che vi apriranno le porte al meraviglioso (solo dal punto di vista letterario, ovvio) mondo del narcotraffico americano, messicano e chi più ne ha più ne metta. "Il potere di cane" è il primo, azione e suspense, parolacce e megalomania. Lo stile è un po' alla James Ellroy di L.A. Confidential, tutto assolutamente in terza persona, l'ideale per gestire i diversi punti di vista (Wislow ci mostra il modo di pensare degli sbirri e quello dei narcotrafficanti e ce li fa amare entrambi). Se il primo vi lascerà senza fiato, non potete non scoprire in seguito lo straordinario personaggio di Frankie Machine del romanzo "L'Inverno di Frankie Machine" forse quello che scava più nell'anima dei protagonisti tralasciando un po' l'azione che comunque è sempre presente in grande quantità. Ricordate quindi questo nome, Don Wislow, non lo lascerete più andare. Se passate da un cinema qualunque godetevi lo straordinario Le belve di Oliver Stone, quello bravo, quello dei film migliori. Mike La Volpe