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La letteratura è la confessione che la vita da sola non basta. F.Pessoa

Creato da Michaelibri il 11/03/2012
 

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Frey - Buongiorno Los Angeles

Post n°2 pubblicato il 11 Marzo 2012 da Michaelibri
 

Uno dei motivi per i quali amo mettere le foto degli scrittori è che credo non si possa scindere lo scritto dal personaggio, perchè chi ama davvero questa cosa chiamata letteratura, deve amare prima di tutto la faccia di chi la fa, i suoi movimenti, dev'essere morboso al punto da volerselo anche scopare, lo scrittore. E credo che allo scrittore faccia davvero piacere, in linea di massima.

Scrittore tra i più acclamati, controversi e originali dell’America di oggi, James Frey non ha scelto soltanto un personaggio o una storia per il suo primo romanzo, ha scelto un’intera città: El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncula.
Oggi, semplicemente, Los Angeles.
Immane distesa di auto e individui, serbatoio infinito di illusioni e sogni infranti, immagine esplosa di una società, miraggio che si accende ogni giorno come un’insegna al neon, Los Angeles lancia il suo richiamo a tutte le anime perdute, perché vengano a consumare le loro storie nel suo abbraccio capiente. Come Amberton, il grande attore viziato, la cui passione segreta per ciò che non può avere potrebbe distruggergli la carriera; oppure Joe, il vecchio homeless alcolista e filosofo di Venice Beach, che per salvare una drogata rischia di morire nel gabinetto pubblico dove si è installato; o la coppia di giovani scappati da un buco di provincia dell’Ohio con duemila dollari e troppe cicatrici; o ancora Esperanza, che è americana perché sua madre l’ha partorita quindici metri dopo aver oltrepassato il confine messicano, e che per un solo momento di umiliazione rischia di perdere tutto. Frey li segue, ce li fa vedere da vicino e intanto allarga la nostra visuale ad altri personaggi e alla città, a perdita d’occhio, fino a che improvvisamente ci rendiamo conto di essere davanti a un Paese intero, a una cultura, a un momento storico.

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