Libri di Libero

La letteratura è la confessione che la vita da sola non basta. F.Pessoa

Creato da Michaelibri il 11/03/2012
 

Area personale

 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Ed Bunker - La galera co...Fernando Pessoa - Non pa... »

Nick Hornby - Non buttiamoci giù

Post n°8 pubblicato il 12 Marzo 2012 da Michaelibri
 

Nick non ci dice di non buttarci giù, il titolo può ingannare, non è una filippica sul vivere la vita ma è invece un consiglio ben preciso: rimanda, anche di qualche giorno, mese anno ma rimanda. Questo non fa di lui un predicatore ma un analista attento dell'esistenza. E' il suo libro più riuscito.

Narra la storia di quattro sconosciuti che la notte di capodanno si incontrano sulla cima di un palazzo di Londra, noto come la Casa dei Suicidi, con l'intenzione comune di suicidarsi. Ognuno di loro ha motivi diversi per farla finita con la vita. Il primo personaggio ad apparire è Martin, un tempo famoso conduttore televisivo, che si è giocato tutto, carriera, moglie, figli e reputazione, per essersi lasciato tentare a sedurre una quindicenne. Egli è deciso ad uccidersi dopo una scelta razionale e dopo precisi preparativi che vengono però interrotti dall'arrivo del secondo personaggio, Maureen, una donna non più giovane che ha sacrificato tutta la sua vita ad un figlio disabile, e che è determinata a farla finita.
La terza persona a salire sul tetto è Jess una diciottenne dal linguaggio sboccato e dal carattere impossibile e vuole buttarsi perché Chas, il ragazzo del quale è innamorata, l'ha lasciata.
Ultimo a salire sul tetto è l'americano JJ, musicista fallito patito per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta e la ragazza lo ha mollato.
Tra i quattro avviene una discussione accesa e assurda alla quale l'autore riesce a dare un tocco di humor noir e alla fine decidono di scendere tutti insieme dal tetto, ma per le scale, sentendosi accomunati da una complicità segreta che non era certo pensabile al momento dell'incontro.
Insieme decidono di ricominciare a vivere e provano a fare esperienze comuni aiutandosi, come meglio possono, uno con l'altro.
Dopo sei settimane, il giorno di San Valentino, decidono di incontrarsi alle otto di sera e di salire sul tetto di quel palazzo dal quale il Capodanno prima avevano deciso di buttarsi.
Mentre stanno parlando e JJ propone di festeggiare, Jess vede, nel punto esatto dove sei settimane prima era seduto Martin, uno che li sta guardando. Era un giovane dall'aria spaventata che sembrava avesse tutta l'intenzione di buttarsi giù dal tetto. Cercano di fermarlo senza riuscirci:"Ma non sono riuscito a continuare" - dice JJ- "Lui ha schiccherato la sigaretta oltre il cornicione e dopo, con un gemito leggero, si è dato la spinta. E giù. Poi c'è stato silenzio, e poi il rumore del corpo che batteva sull'asfalto, tutti quei piani più in basso. E questi due rumori, il gemito e il tonfo, da quella volta li ho sentiti ogni giorno, e non so ancora quale fa più paura".
La morte di quel tale che si era buttato lascia nei quattro risultanze profonde e, come dice Martin "all'apparenza contraddittorie. Primo:ci ha fatto capire che non eravamo capaci di ucciderci. E secondo: questa consapevolezza ci ha fatto tornare il desiderio del suicidio".
La vita comunque, per Martin, Maureen, Jess e JJ continua. Rimangono uniti e per la festa del Novantesimo Giorno si ritrovano al pub di fronte alla Casa dei suicidi ma non vogliono salire. Entrano nel pub, discutono sul fatto che sono ancora vivi e si chiedono se è un bene o un male. Decidono quindi di prendersi ancora sei mesi per vedere come se la cavano.

E in questi sei mesi cambia il mondo, cambiano loro, cambia la storia di ognuno, non troppo, non tanto da farli uscire dal vortice, ma quel poco che li spinge a rimandare, a rimandare ancora. Ciò che più di tutto stupisce di Nick è che lui riesce davvero a rubare l'identità di ogni personaggio tanto che ogni diario sembra scritto da uno scrittore diverso. Forse è questo che fa di Nick Hornby uno scrittore tanto grande, la capacità enorme di empatia.E se Jhonny Depp ne ha acquistato i diritti per un film non può essere altro che una garanzia.

Libro da leggere.

Mike La Volpe

Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963