Catallaxy

Una giornata al mare.


Con il mare non ho un buon rapporto, mi richiama alla mente delle scottature da cortisone e vacanze "forzatura" - alle quali mi sono sottratto appena l'età mi ha concesso dei miei "no". Ma è anche vero che, da buon umbro accerchiato dall'appennino, non posso che associare l'idea di mare alla rottura con la routine quotidiana.  Così approfittando del sole - che sembra voler reggere al fine settimana -, ho tagliato i capelli e domani prendo e vado al mare. Una giornata, non di più: quanto basta a dimenticare scrivania e computer, per poter riprendere il respiro da giornate tutte uguali, in cui il tempo e scadenze, rappresentano un nemico sempre in agguato, che mi priva della piena disponibilità del mio tempo.Chi ne fà le spese sono le mie ore di sonno, non certo quello che devo fare, che mi sono imposto di dovermi - come tributo a me stesso -, ne le persone che mi sono intorno. Ma non è un problema, sono giovane, e il domani mi sorride: non provo invidia per nessuno, non porto rancori e sono sereno - azzarderei felice, ma è un espressionetalmente  talmente esagerata ...Così domani sarà la mia giornata al mare, non "solo" come canta Paolo Conte, ma in compagnia di Sara - che porterà il pensiero e i libri dei suoi esami - e le mie letture*.*A proposito di letture: consiglio a tutti, appassionatamente, una che ho appena terminato: lo "Stato canaglia" di Piero Ostellino. Dedicherò tra non molto un post a questo azzeccato libro, cui tanti argomenti ho già toccato e altri toccherò in futuro e che trovo per molti versi illuminante (oltre che un valido manuale di pensiero aperto e lberale).  Buon fine settimana.