Catallaxy

Riflessioni del dopo voto.


libero di fare ciò che vogliono di accettare qualsiasi decisione  se la maggioranza vuole siamo vivi,bel concetto di partecipazione ecco il mondo democratico, il suo funzionamentoè molto semplice: c'è qualcuno che ha il diritto di decidere e qualcuno che ha il diritto di obbediresolo il diritto di obbedire senza dire una parolademocrazia ti hanno mai chiesto cosa ne pensi?*Skruigners "Una mente democratica"In Europa il disincanto la fa da padrone, non c'è bisogno di scienziati politici per dire che le istituzioni europee si sono spinte troppo in là e la loro burocrazia attanaglia la vita degli stati europei.Questa astensione però credo non sia una vera e propria presa di coscienza: la gente ancora crede nelle istituzioni del potere, crede che l'economia (la somma dell'azione umana volontaria) vada controllata e che anzi questa sia origine dei "mali" che hanno dato vita alla crisi. Tutti continuano a desiderare di godere dei frutti del saccheggio a mano armata dello stato,  per una sicurezza e una ricchezza garantita. Niente di nuovo, se non il fatto che dover dividere il bottino del saccheggio con le istituzioni europee per aiutare chissà quale fallimentare piano economico sociale, a favore di chissà quale stato e mantenerne inoltre l'apparato proprio non va giù.   ... non ti hanno ancora dato niente ogni istituzione vive sulle spalle della gente cammina sulle teste di chi non dice niente  è il loro spettacolo e tu lo segui ancora... *Skruigners "Inutile Spettacolo" Per le amministrative il discorso è diverso. Qua in molti casi si è cambiata bandiera, il Partito Democratico soffre della mancata novità e del logorio del potere, perde così comuni amministrati anche per più di vent'anni (come il mio).  Dall'altra parte, una banda di facinorosi  destroidi senza esperienza, vive la rivalsa tanto aspettata e pondera le prime mosse per far vedere chi comanda.Ma la fiducia nell'azione politica rimane: Obama piace a noi europei (forse un po' meno agli americani), le sue formule di stimolo ci appassionano e coinvolgono (soprattutto quando per fare "un affare" con l'aiuto dello Stato, mettiamo in gioco il futuro pensionistico e i risparmi di un bel po' di americani).Berlusconi nonostante passi per "attardato libertino" in cerca di giovincelle da esibire nelle sue ville ai superfotografi, gode di un certo consenso per la sua paternale presenza al potere che ci fa sentire tutti più coccolati. E nonostante la novità storica in Italia sia che Gheddafi viene a perdonarci (a pagamento, si capisce), i telegiornali dicono che l'economia è ripartita: "W il Re!".Per chi non è abituato a bersi tutto quello che lo Stato e i suoi mezzi d'informazione ci propinano, c'è una novità interessante: dato che saranno i comportamenti individuali razionali che ci tireranno fuori dalla crisi economica, l'imprenditore Giorgio Fidenato ha preso la sua decisione. Coraggiosa, ma soprattutto rivoluzionaria. Se ne sono occupati vari blog, addirittura qualche quotidiano ("Libero" e "il Riformista"), ed è caldamente sostenuto dal Movimento Libertario di Leonardo Facco. In pratica Fidenato si rifiuta di essere schiavo dello Stato e fare il sostituto d'imposta gratuitamente ai suoi dipendenti. Così ora ai lavoratori paga il lordo (cifra che sfiora il doppio di quanto prendessero prima) come a qualsiasi altro fornitore di merci e servizi. Questo gli evita - data la crisi - di dover licenziare, risparmiando sul commercialista, ma soprattutto fa godere (che vuol dire "decidere") del frutto intero del loro lavoro, i suoi collaboratoriSi lavora meglio quando si sa che a fine mese la paga sarà tutta e che si avrà la possibilità di decidere autonomamente delle proprie risorse, senza lasciare che se ne occupi qualcun' altro. Consiglio di seguire quanto accadrà di questa vicenda (l'imprenditore si è autodenunciato all'Agenzia delle Entrate e al Ministero e passerà tempi duri) , essa offre una delle soluzioni cruciali per uscire dalla crisi ed uscirne più liberi.* Skruigners sono un gruppo punk che mi ha fatto scoprire un mio amico (grazie Nik!): la musica non è il massimo, ma che testi!