Creato da liberemanuele il 26/01/2009

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Caso Google: la sentenza vergognosa.

Post n°88 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da liberemanuele
 

PRIMO CASO - Quello che si è concluso oggi in primo grado, davanti al giudice monocratico della quarta sezione penale Oscar Magi, è il primo procedimento penale anche a livello internazionale che vede imputati responsabili di Google per la pubblicazione di contenuti sul web. Il giudice ha disposto la pubblicazione per estratto della sentenza su Corriere della Sera, Repubblica e Stampa.

Da Corriere della Sera.it

Sono stati condannati. Non per aver compiuto il fatto, ma per averlo pubblicato - o meglio, per amministrare una piattaforma libera dove è stato pubblicato. Ora, se il video non fosse stato visibile su YouTube e fosse rimasto sul cellulare che l'ha ripreso, noi oggi non sapremmo niente, i veri colpevoli sarebbero liberi di continuare con le loro "marachelle". Non è tanto grave la pubblicazione in sé, ma l'atto! 

Adesso c'è chi grida per regole condivise - riguardano noi, ma le devono condividere lor signori, si intende - per la rete, perché cose del genere non devono essere pubblicate. Ma nascondere certe porcate equivale a far si che non accadano più?!!! Non mi pare una gran soluzione, anzi mi sembra quasi una giustificazione per fare quello che le tante vittime del web (facoltosi editori che hanno perso la sfida contro Google) sognano: controllare internet e mettere dei paletti.

Certo, scrive Mingardi su "Il Riformista" di oggi: «Se quello che si teme, dalla trasmissione di immagini di questo tipo, è un effetto-emulazione, è appena il caso di ricordare che esse hanno raggiunto un pubblico ben più ampio rimbalzando nei telegiornali dopo l' "esplosione" del caso».

Un attacco alla libertà? Si, tant'è che l'ambasciata americana ha protestato per questa sentenza senza precedenti.

Si vuole moralizzare chi offre un mezzo, deresponsabilizzando così chi lo usa. E questo vale per i telefonini, i pc, ma anche le armi o le strade: se uccido delle persone guidando, non credo vadano condannati i responsabili del percorso dov'è avvenuto il fattaccio!

Poi ecco Massimo Gaggi che sull'editoriale del CorSera di oggi ammonisce: «Può anche darsi che nella "Internet society" alcuni diritti e alcune libertà siano destinati a subire mutamenti rilevanti. Ma vorremmo che a deciderli non fosse un "softwarista"». Certo! Vuoi mettere? Meglio un politico che regola tutta le rete, che un informatico che ne gestisce una parte cui tu puoi scegliere se farne uso o meno!

Ma anche questo è parte della nostra cultura, anche questo fa parte della nostra religione civica: ci vogliamo considerare dei bambini, così ce la prendiamo con chi ci offre delle cose da grandi ...

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
InVisigoth il 25/02/10 alle 21:23 via WEB
come si fa a non delegittimare tali giudici, poi, dovrebbero spiegarmelo...
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 25/02/10 alle 22:47 via WEB
Non lo chiedere a me :-D ... Anche se credo che il problema sia nella cultura che ci portiamo dietro e che ha come risultato questa ipocrisia odiosa e strumentale. Un vero schifo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
LucaF. il 27/02/10 alle 22:31 via WEB
Ciao Emanuele lascio un avviso per gli amanti del genere oggettivista e per coloro che se lo fosse perso in precedenza. Ciao a tutti volevo segnalarvi che tra poche ore nella mattina notturna di domenica 28 febbraio su Rai 3 dalle 01:00 di mattina sino alle 05:00 circa una serata di architettura e libertà. Prima filmato documentario su Gehry e poi il film ”La fonte meravigliosa” tratto dal romanzo di Ayn Rand, film del 1949 con Gary Cooper. ;) Ciao.
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 01/03/10 alle 09:04 via WEB
Grazie Luca, stavolta me lo sono perso, ma non è passato troppo tempo dall'altra trasmissione del film sul tre! Cavolo, ma si saranno rimbambiti sul tre per passa' 'sta roba :-D Bha .. meglio così, buon inizio settimana! Ciao
 
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