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Voglia d'avventura.

Post n°98 pubblicato il 08 Novembre 2010 da liberemanuele
 

Ogni tanto fa bene usare il blog come appunto personale e non solo come approfondimento. Anche perché, sarò chiaro: c'è sempre meno tempo ... Sarà che ogni anno che passa sono "meno" giovane, ma la notte non scrivo quasi più! Il sonno accumulato forse mi rattrappisce la mente, la offusca, ed è sempre più difficile cercare di fare un ragionamento "degno" di un blog. Ma tant'è che chiuderlo servirebbe a poco. Poi una valvola di sfogo disponibile e sempre utile. 

Ultimamente mando un sacco di curriculum in giro, gennaio è arrivato e ancora non sono riuscito a trovare qualcosa di interessante, però mi è capitato di fare qualche colloquio, di confrontarmi, capire meglio il "mondo". E' bello perché pochi chilometri più in là si può trovare una visione delle cose davvero differente. Però poi magari capita di fare delle scoperte meno piacevoli.

Oggi (domenica, e caspita il settimo giorno anche il Signore riposò!) mi è arrivata una chiamata per un colloquio di lavoro, ho detto sì come al solito, fissato indirizzo e orario: tutto bene. Poi mi ricordo che verso l'inizio dell'anno ero andato a colloquio in un indirizzo simile. Vado di persona sul posto per ispezionare la zona e mi sembra di conoscerla: torno a casa (proprio ora), controllo il computer e noto che è l'indirizzo della società che mi aveva già contattato mesi fa incassando il mio netto rifiuto. Poi controllando bene sul web, mi succede che digitando il nome di suddetta società vengano fuori tutta una serie di truffe. 

Mi dico .. tante leggi sono tante opportunità per fregare il prossimo. Siamo imbrigliati, non ci si può nemmeno licenziare che trovare un altro lavoro diventa subito un' impresa (e io che lavoro e devo trovare un altro impiego lo so bene!). Hai un contratto a tempo indeterminato? Bene, spero per te che ti trovi bene, altrimenti non sarai più appetibile per nessuno. E' la logica del più forte: la legge può essere aggirata da chi ha squadre di legali pronti a darsi fuoco per avere un' opportunità di mettersi in mostra, ma chi vorrebbe campare liberamente si ritrova imbrigliato da quelle che in teoria sarebbero le sue "protezioni".

Vuoi aprire un'attività? Non ti conviene, le tasse ti seppelliranno di cartelle prima di veder profitto. Per non pensare alle beghe burocratiche ... penso anche solo alle novità come comunicazioni "black list" o l'addensamento delle scadenze intrastat. Si arriva a pagare cento euro di competenze al commercialista per movimenti ridicoli! 

In America con le ultime votazioni, che hanno premiato ampiamente il Tea Party, movimento anti-stato per eccellenza, si è dimostrato che il popolo ha voglia di tornare a camminare con le proprie gambe, che all'olistico "Yes, we can" preferisce credere in sé stesso e quella splendida avventura che può essere la vita. 

Se questo è un segno, si può sperare (anche solo sperare) che ...

"One of these days, there will be another language. A language in which we can talk about preserving the country - the landscape, the neighborhoods, the people, the communities - without talking about preserving the State." 
Karl Hess 

E vivere da uomini liberi.

 
Rispondi al commento:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 13/11/10 alle 19:12 via WEB
Caro Emanuele i tuoi "preoccupanti pensieri" vagano nelle menti di tanti altri giovani. Li vedo emergere anche durante i colloqui che ho con i miei figli che sono un po' più grandi di te. Loro sanno che non potranno essere lavoratori dipendenti e, ogni giorno, impattano con le tante difficoltà cui fai riferimento, nello svolgimento delle loro libere attività. Credo fermamente, Emanuele, come già ti ha scritto Greta, che riuscirai a venirne fuori nel migliore dei modi. Un grande augurio e salutoni, M@.
 
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