LIBERA NOS, DOMINE

Scippo questa vignetta ad un'amica e...


 ...in linea di massima sarei d'accordo perchè credo che anche (o forse soprattutto?) nelle differenze ci possa essere una crescita, poi però il caso vuole che io veda l'esaltazione del mio peggior contrario e allora penso che forse non sia sempre del tutto vero.Devo ammettere che ci sono comportamenti e/o percezioni che riescono a spiazzarmi mio malgrado.Ovviamente so bene da cosa dipenda... infatti sono abituata ad agire e ad espormi senza mai giocare di rimessa (arrivando persino alla provocazione eccessiva
pur di  smuovere le acque, nonostante sappia che potrei finire per ottenere l'infausto risultato inverso) ma non posso fare altrimenti perchè non sarei io.Ciò che di frequente non viene recepito (almeno d'immediato) è che tutto il mio... ehmmm... despotismo (?) è direttamente proporzionale all'interesse intrinseco che nutro. Infatti oltre ad essere una persona "contro" a prescindere,  poi esiste una linea nettissima che separa coloro che mi interessano (o a cui arrivo anche a voler bene
) da quelli di cui non mi importa davvero nulla. Infatti, a parer mio, ci vuole un rispetto e una educazione di massima, ma poi la nostra energia va spesa, senza mai risparmairsi, solo con chi sia davvero presente nella nostra vita. Ed è per questo che la mia indifferenza, quando giunge, è altrettanto definitiva e inappellabile.
Come dico spesso ai miei capi (perchè sono sempre "contro" anche nella mia quotidianità e non solo quando protetta da un pc, anzi forse tendo più a mostrarmi "peggiore" di quel che sono, piuttosto che il contrario) nel tempo ho imparato a "controllare un po' la lingua" e loro mi rispondono che è "alquanto inutile perchè il 
dei miei occhi gli urla contro... inesorabilmente".
Ma il mio limite più grande è il bisogno che sento di usare la stessa forza che uso per dimostrare il mio dissenso anche per dire "ho rivisto le mie posizioni" o persino "ho sbagliato" o addirittura "mi manchi"
. Ed è si una necessità ma non mi costa fatica. Ciò che invece riesce a ferirmi, e pure parecchio! (anche se con il tempo si impara a mascherarlo, ma dentro continua a bruciare tantissimo), è quando mi si accusa -più o meno velatamente- di mischiare le cose (magari adducendo pure che io possa perdere di obiettivitá se coinvolta emotivamente) spostandomi i paletti della discussione o saltando di palo in frasca.Non ho problemi a comprendere che si possa cambiare idea, e se poi si tratta di sentimenti -o pseudo tali- ritengo che possa accadere (anche se a me non accade perchè non agisco alla leggera e quindi se arrivo a mettermi in gioco, le valutazioni le faccio a priori, ma io sono strana forte eh? jajajajaja), ma non riesco a capire il silenzio, i cambiamenti di rotta repentini o peggio quelli che portano al mio opposto.
Secondo me non si può cambiare posizione andando a fare l'opposto di quanto si è professato fino all'attimo prima... quando ciò accade la domanda che mi sorge spontanea è: "ma senti un po', ma quand'è che dicevi la verità, prima o adesso?"Capisco l'essere versatili e capisco pure un certo spirito di adattamento, ma quando si oltrepassa un certo limite (che per me è proprio... 'n'anticchia
) allora forse si dovrebbe parlare di ben altro.A volte mi balena per la mente l'idea di passare dall'altra parte della barricata, forse vivrei meglio ma sono pensieri che fortunatamente vanno via subito perchè se è vero che è faticoso essere coerente, è altrettanto gratificante poter dire, non senza un certo fare un po' tronfio, lo ammetto eh!
, "sará anche come dite voi ma a me non succede" ed il cuore mi si alleggerisce non poco quando riesco ancora ad avere la forza di vedere oltre, facendo affidamento sempre sul vecchio adagio secondo il quale... "chi per il suo gusto muore, nessuno lo pianga perchè anche la morte gli è dolce", quindi ciò che è nelle nostre mani dobbiamo farlo...  ma poi oltre un certo limite non bisogna mai andare perchè "a chi troppo si inchina si vede il... cxlo!" anche se c'è sempre un periodo di transizione... il famoso "nel frattempo" che brucia e... pure assai! jajajajajajaja
EndokeDubitandumAdVeritatePervenimus