LIBERA NOS, DOMINE

Non so se sia stato un bene...


...o un male, ma sta di fatto che non ho frequentato l'asilo. I miei genitori mi hanno educata al ragionamento, mi hanno insegnato sin da piccola cosa fosse la meritocrazia, mi hanno permesso di giocare ma sempre condannando la lagna o i capricci.L'amore per il gioco mi è rimasto e mentirei se dicessi che non mi dispiace quando perdo, ma certamente non abbandono perchè sto perdendo o peggio pretendo di cambiare le regole del gioco solo perchè non mi sono convenienti. Anzi! A dirla tutta mi interstardisco e continuo anche se non vincerò una partita a scacchi se non quando becco sulla stanchezza il mio avversario ma le strategie non so proprio farle e vado sempre dritta a... meta jajajajajajajaja Sicuramente non condanno il bambino che è in me, ma se tratto con gli adulti i moti infantili non solo non li capisco (come non capisco le bugie o le mezze veritá) ma mi danno proprio ai nervi. grrrrrrrrrrrrrrrEh si, non ho frequentato l'asilo e magari è anche per questo che non mi annoio a giocare da sola pur riconoscendo sempre con grande onestá intellettuale che quando l'avversario vale la pena il divertimento è doppio, ma se inizia a diminuire la sua valenza (per la ragione che sia) tra il poco e il niente e assai meglio il niente. Sicuramente saper coniugare il verbo "accontentarsi" apre le porte del cielo ma lungi da me essere folgorata sulla via di Damasco, meglio essere una divertente Maddalena che una finta Maria Goretti.
EndokeSempreEndoke