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E Barletta è tra i 300 siti non balneabili?


In Italia 300 spiagge off limitsUe: primato per divieti di balneazioneFrancia, Spagna e Grecia assieme hanno solo una spiaggia impraticabile ai bagnanti. L'Italia ne ha 300. Basta questa cifra a gettare sconforto sull'esercito di vacanzieri costretto ad evitare interi tratti di costa, specie nel Lazio, Campania e Sicilia, perché interdetti alla balneazione. La classifica stilata dalla Commissione europea evidenzia come nel nostro Paese ancora troppi tratti di mare siano inquinati.In tutta Europa sono 313 le spiagge interdette ai bagnanti perché il mare è inquinato. Di queste quasi tutte, cioé 300, sono in Italia. Un primato che sconforta gli operatori turistici e lo stesso esercito dei bagnanti, che tra aree portuali, zone cementificate e zone di mare inquinate da ogni tipo di sostanza nociva, sono costretti a cercare le oasi come in un campo minato. Nelle zone inquinate del nostro mare c'è un po' di tutto: batteri organici coliformi presenti nelle feci, residui di oli minerali basati sul petrolio, schiuma di detergenti e acidi tossici come il fenolo. Un quadro che deprime, soprattutto chi ama le coste del basso Lazio dove è quasi impossibile trovare aree pulite fino alla zona di Napoli, dove i divieti si moltiplicano in moltissime località, arrivando ad interessare alcune altre zone della Calabria tirrenica.Non se la passa bene nemmeno l'Adriatico centrale dove tra Marche e Abruzzo è un proliferare di divieti. Difficile fare il bango anche in alcune località della Sicilia e della Puglia, a nord di Bari. In questa desolante situazione l'Unione europea chiede anche più rigidità nei controlli e richiama ufficialmente l'Italia. Pare che dal 1991 al 2006 molte zone precedentemente monitorate siano progressivamente sparite dai controlli. Una sentenza della Corte di giustizia censura qualsiasi cancellazione di luoghi nelle liste fornite dai Paesi.Tratto da TG COM. del 03.06.2008.