LIBERAL BLOGL'INFORMATORE SOCIO-POLITICO DI BARLETTA |
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: marcinkus65
|
|
Sesso: M Età: 59 Prov: BA |
I NOSTRI PRINCIPI
1) La difesa di tutte le libertà;
2) La correlazione fra diritti e responsabilità;
3) La distinzione fra principi morali e vincoli giuridici non per indifferenza morale ma per facilitare le condizioni della convivenza;
4) L’attribuzione alla politica di un ruolo che riguarda soprattutto le regole, anche se le istituzioni hanno il fondamento in principi come la tolleranza, l’autonomia e il rispetto di sé e degli altri che non sono moralmente neutri;
5) La centralità dell’istruzione e della formazione continua per una società di uomini liberi e con eguali opportunità;
6) La convinzione che ogni cittadino sappia impiegare meglio del Governo i suoi soldi e che il prelievo pubblico non debba superare quella soglia che favorisca l’evasione e scoraggi le attività dei cittadini;
7) La fiducia nel Mercato e nella Concorrenza;
8) Il premio per il MERITO;
9) La preferenza per il principio che ai cittadini debba essere permesso tutto ciò che non è espressamente vietato;
10) L’amore per la propria Patria non deve mai trascendere in odio per quella degli altri;
11) La ferma determinazione nel perseguimento dell’obiettivo dell’integrazione europea e la volontà di lavorare per un’Europa sempre più forte, alleata con gli Stati Uniti d’America, per affrontare insieme le sfide del terzo millennio.
COMUNICATI DELL' EDITOR
- Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
- Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
AREA PERSONALE
MENU
TAG
ULTIMI COMMENTI
« LA POZZANGHERA | CRISI DELLA GIUSTIZIA » |
PROBLEMA: Contrazione nei consumi privati, i cittadini spendono meno. SOLUZIONE: Liberalizzare le vendite Febbraio 2004 – Governo Berlusconi.
Il ministro delle Attivita produttive, Antonio Marzano, proporrà al Consiglio dei ministri un provvedimento per la liberalizzazione delle vendite straordinarie (saldi, vendite promozionali, vendite per "cessata attività"). "L’iniziativa del ministro - si legge in una nota - che trova il suo fondamento nel principio della tutela della concorrenza, potrebbe anche tradursi in un incentivo all’aumento dei consumi". Marzano concorda infine con la proposta del ministro Rocco Buttiglione sulla opportunità di aumentare il numero delle licenze. Ma "ricorda - conclude la nota - che la competenza in materia è oggi demandata alle Regioni".
Ad oggi, le istituzioni statali e locali pretendono (e non si comprende a quale titolo ed a quale convenienza per il cittadino) di imporre al commerciante, quando egli possa vendere la propria merce ad un prezzo molto più basso di quello normale di vendita, od ancora, quando il commerciante debba aprire o chiudere la propria attività, circostanza ancora più inconcepibile nelle grandi città ed in tutte le città turistiche e d’arte come la nostra città.
Il fatto è ancora più assurdo se si pensa che in paesi come il Brasile (cito un’affermazione di un amico-collega) non esistono limitazioni di orario, di giornate e di saldi.
Infatti tali circostanze di fatto sono assurde per due motivi:
- Non ha senso che le istituzioni impongano le regole della conduzione economica di un’impresa.
- L’economia in generale e in particolare nella città di Barletta è fatta di cicli di contrazione economica (riduzione dei consumi dei cittadini) e di cicli di espansione economica (aumento dei consumi dei cittadini).
Tali cicli economici sono verificabili solo da chi opera direttamente nel commercio.
Ciò basterebbe a dire, che le istituzioni non possono stabilire in modo unilaterale e senza conoscere quello che accade sul mercato, i tempi e le modalità della vendita dei beni ad un prezzo più basso.
Solo chi vende, può saperlo.
E quindi solo chi vende deve essere messo in grado di decidere quando abbassare i propri prezzi.
Se in certo mese dell’anno nella nostra città, si registra un calo delle vendite, è necessario intervenire per poter contrastare tempestivamente il calo dei consumi.
Se si vende di meno anche le istituzioni statali e locali incassano meno soldi.
E quindi meno soldi, meno servizi al cittadini.
Se si liberalizzano i saldi e le giornate di apertura dei negozi, il commerciante riesce a non perdere clienti ed a vendere tutta la propria merce.
Se si liberalizzano i saldi e le giornate di apertura dei negozi, il cittadino acquista più beni e la maggior vendita aumenta le entrate dello Stato e degli Enti Locali ed il tutto consente un maggior benessere della popolazione grazie anche ad un maggiore e migliore livello occupazionale ed un buon livello di spesa nei servizi rivolti al cittadino.
.INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: principessa_fatina
il 25/06/2008 alle 09:42
Inviato da: ricky92dgl
il 22/06/2008 alle 13:18
Inviato da: simona_77rm
il 23/04/2008 alle 00:26
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:34
Inviato da: adamsmith76
il 23/03/2008 alle 12:16
Inviato da: principessa_fatina
il 25/06/2008 alle 09:42
Inviato da: ricky92dgl
il 22/06/2008 alle 13:18
Inviato da: simona_77rm
il 23/04/2008 alle 00:26
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:34
Inviato da: adamsmith76
il 23/03/2008 alle 12:16