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Carrasecare


                                         "Balla chi commo benit carrasecare,                                           tando tue podes fintzas irmenticare                                           tottu s'affannu mannu 'e sa chida...                                           E sa notte fraga' 'e bentu de beranu"                                                                           [Piero Marras]Morte, rinascita e richiesta di pioggia.Niente a che fare con i travestimenti e capovolgimenti di ruoli.Celebrazione di Dioniso,energia naturale che, per effetto del tempo che cambia,porta i frutti delle piante alla piena maturità.Per ricordare la morte del dio sbranato dai titani,maschere vestite di pellicariche di campanacci o di ossi animali.Volti anneriti dal sughero bruciato ocoperto da una maschera nera.Danza zoppicante che disegna mancanza di equilibrio.Affaticati, in silenzio, si procedeun colpo di spalla dopo l'altro. Gestualità, ritmo, strumenti sonori elacci per catturare. In Sardegna, con il 55% di disoccupazione,carrasecare * aspettando su bentu de beranu                                                      "Chi morza biende                                                 sos anzoneddos brinchende"(che possa morire vedendo gli agnellini -i giovani- danzare)      *Carrasecare (carre de secare) è il carnevale sardo. Etimologicamente significa carne viva da tagliare.  Nella tradizione contadina Dionisio era nato da una vacca con forma di toro; nelle antiche comunità si sacrificava appunto un toro facendolo a pezzi e mangiando le sue carni. Quindi si ballava aspettando su bentu de beranu (il vento della primavera) con i suoi frutti maturi.Dioniso Mainoles (dal greco mainomai: sono posseduto), il cui nome in Sardegna si è alterato in Maimone (da cui Mamuthones), è il nome che viene dato genericamente a tutte le maschere.