liberineuroni

On my mind


 Il mio è il paese del sole che scortica le querce da sughero. Ma oggi è pioggia che scava il granito.E' gelido maestrale che soffia forte e fugge portando altrove l'odore di pietre lavate, di terra e fango, di foglie di geranio.Dalla mia finestra la disordinata geometria della città.Una città sempre  di corsa che non mi riempie più,senza più sogni. La osservo come quando stai seduto in un caffè e guardi attraverso i vetri. Senti i rumori attutiti, gli odori smorzati eluci che talvolta restituiscono riflessi inaspettati.E dopo un po' non sai più quanto sia tu ad essere dietro un vetrooppure se sia la città dentro un tuo acquario immaginario.Suono per te. Ti penso.Attento che la cassa armonica nei toni e semitoniesprima nelle differenze il mio sentire più delle parole.