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La grande crisi - riepilogo odierno


Fonte: LASTAMPA.itA febbraio persi 651mila posti di lavoroBorse contrastate, Milano maglia neraMILANO L’economia statunitense a febbraio ha perso 651.0000 posti di lavoro, in linea con la stima media degli analisti che si attendeva una perdita di 650.000 posti. Il tasso di disoccupazione è così salito all’8,1% contro il 7,9% previsto dagli analisti. Per Obama si tratta di dati dati «spaventosi»: «Non è possibile trovarci qualcosa di buono in nessun modo», ha affermato il consigliere economico della Casa Bianca, Christina Romer. Il tasso di disoccupazione all’8,1% è il più alto mai registrato dal dicembre 1983. Quanto ai salari medi orari, sempre a febbraio sono aumentati dello 0,2% rispetto a gennaio (a 18,47 dollari dai precedenti 18,47) e del 3,6% rispetto a un anno prima. Per il terzo mese consecutivo, ricorda l’agenzia Bloomberg, l’economia americana ha perso più di 600.000 posti di lavoro. Secondo i dati rivisti dal Dipartimento per il Lavoro, nei due mesi precedenti sono stati persi 161.000 posti di lavoro in più di quelli quantificati in precedenza. Il crollo del numero di buste paga a gennaio è stato infatti rivisto al rialzo, da 598.000 a 655.000, mentre quello di dicembre passa da 577.000 a 681.000, ovvero il maggior calo dall’ottobre del 1949. L’economia statunitense ha quindi perso a questo punto 4,4 milioni di posti di lavoro da quando è iniziata la recessione nel dicembre 2007, il maggior crollo in un periodo di rallentamento dell’economia mai avuto dal dopoguerra. In particolare, il numero di buste paga del settore manifatturiero è diminuito di 168.000 unità dopo un calo di 207.000 unità a gennaio. Gli economisti si attendevano invece una contrazione di 200.000 unità. Le imprese dei servizi, che includono tra le altre banche, assicurazioni e ristoranti hanno perso 375.000 posti di lavoro dopo i 276.000 di gennaio. E le società finanziarie hanno tagliato 44.000 posizioni dopo le 52.000 del mese precedente. Sempre in febbraio, infine, le richieste per bancarotta sono aumentate del 37% a oltre 130.000 unità.