Amore senza confini

Post N° 9


omosessualità - Il rapporto con la famiglia
Credo sia importante sapere alcuni passaggi nel momento del vostro coming-out.Quasi sempre si svolgono in questa  maniera ,ma stà principalmente a voi sapere quando è il momento giusto x farlo...solo voi conoscete i vostri genitori .....L'importante cmq ,è che riuscite a farlo...vivere due vite parallele è una cosa devastante a mio giudizio.... Quanto i genitori vengono a conoscenza delle reali preferenze dei figli, si verifica come un riversamento degli abituali ruoli genitore - figlio i. Avranno bisogno di imparare dall' esperienza del figlio o figlia.E sarà più facile se si permetterà loro di esprimere i sentimenti , i rancori e di fare progressi attraverso nuove acquisizioni. Questo non sarà né facile né subito. Non è detto che se spiegata una cosa loro l'abbiano capita. La loro comprensione procederà assai lenta all'inizio; la loro reazione emotiva prevarrà sulla comprensione intellettiva. Il genitore avrà bisogno di tempo e di spazio, lo stesso che in fondo ha impiegato il ragazzo/a nel venire a patti con la sua omosessualità. Ci vorrà pazienza. E' bene che un giovane sappia quale possa essere il processo che la maggior parte dei genitori attraversa quando il figlio o la figlia svela il suo orientamento omosessuale. Tuttavia ogni famiglia è unica. Nonostante la maggior parte delle famiglie potrà seguire o meno questi i passaggi, ogni singola famiglia seguirà un suo percorso peculiare. Questo percorso da un punto di vista psicologico si verifica in sei fasi:FASE 1: LO SHOCK Uno stato di shock è più probabile se tu pensi che non abbiano mai preso in considerazione il fatto che sei gay o lesbica. E' una reazione naturale che noi tutti proviamo per evitare uno stress acuto e uno stato di sofferenza. Spiega loro che non sei stato capace di essere onesto e che non piaceva la distanza che c'era prima. Ricorda loro, più volte che continui a volergli bene; anche se possono rispondere malamente alla tua dichiarazione di affetto, se la ricorderanno quando saranno soli a pensarci su.FASE2: IL DINIEGO Il diniego aiuta a riparare una persona da un messaggio doloroso o minaccioso, è una sorta di scudo che si costruisce il genitore come autodifesa. Le risposte di diniego possono assumere molte forme: ostilità ("Nessuno dei miei figli sarà frocio"), distrazione ("Va bene, caro, cosa vuoi per cena?"). abbandono ("Se scegli questo stile di vita. non ne voglio più sapere di te"), rifiuto ("E' solo una fase, ti passerà"). Il diniego può esprimersi in un intervallo che va da un tranquillo stato di "trance"" fino a pianti e urla isteriche. Molti genitori adottano una via di mezzo; piangono frequentemente. -Se vogliono che vai da un consulente I tuoi genitori possono aver bisogno di qualche aiuto nel separare cosa è "normale" da cosa è la "norma". Probabilmente penseranno che l'omosessualità non è normale.Puoi aiutarli spiegando loro che l'omosessualità non è la "norma", ma è qualcosa di naturale per te. -Uno dei due genitori può essere più lento Sii pronto ad avere a che fare con i tuoi genitori individualmente, se necessario. La maggior parte delle coppie reagisce allo svelamento come ad altri shock: uno dei due prende in mano la situazione e cerca una risoluzione mentre l'altro segue. FASE 3: SENSO DI COLPA Sentono di aver sbagliato. La maggior partedelle persone che si confrontano con l'omosessualità inizialmente la percepiscono come un problema e si chiedono: "Quale è la causa?". Puoi aiutarli in molti modi. Assicurali che la causa non è così semplice come credono. Spiega loro che ci sono molte teorie e che le origini dell'omosessualità sono sconosciute. Fornisci libri o materiale informativo a riguardo. Potranno cercare di parlare con un amico di fiducia; alcuni potranno cercare conforto in un prete. Potrà essere difficile per te cercare di tenerli lontani da persone che tu pensi non possano essere di aiuto. Se conosci delle persone o delle associazioni che sono state utili in questi casi, proponi.FASE 4: L'ESPRESSlONE DEl SENTIMENTI -Riconoscono le loro emozioni Quando capiscono che le colpe e le auto - recriminazioni sono improduttive, i genitori sono pronti a chiedere domande, ascoltare le risposte e riconoscere i loro sentimenti. Questo è il momento in cui il dialogo diventa produttivo. Ti potranno esprimere un'ampia gamma di sentimenti: "Mi spiace che non avrò nipoti ", "Ti prego non dirlo a nessuno; non sono pronto a parlarne con nessuno", " Mi sento così sola e ferita; era meglio che non me lo dicevi", "Come hai potuto ferirmi in questo modo?", "Preferirei saperti morto." Anche se può essere faticoso, concedi loro del tempo per esprimere questi sentimenti. Se non hanno ancora letto dei libri o se non hanno ancora parlato con altri genitori di figli gay, cerca di convincerli a prendere queste strade -Rabbia e dolore La rabbia e il dolore sono probabilmente i sentimenti più espressi. Può essere crudele ma è meglio che questi sentimenti li esprimano piuttosto che cercare di negare la loro esistenza. Potrai essere tentato a lasciar perdere e a pentirti di averlo detto. Continua perché sei sulla buona strada. le ultime due fasi sono quelle di rassegnazione e di accettazionese potete ,leggete e fate leggere questo libro:-TESTO CONSIGLIATO "Figli Diversi"di Giovanni e Paola Dall'Orto Edizioni Sonda http://www.sbriz.it/omfam.htm#top