Un blog creato da dolcementeme0 il 14/09/2007

Amore senza confini

Amore gay.... ma non solo,non ha importanza come si ama nè chi si ama ...l'importante è amare.

 
 
 
 
 
 

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FORSE LO E


Possa una stella
Risplendere su di te.
Possa quando ? l'oscurità scende
Il tuo cuore essere puro.
Percorri un sentiero solitario
Oh, quanto sei lontano da casa.

È arrivata la notte
Abbi fede e troverai la tua strada.
È calata la notte
C'è una promessa che ti sorregge

Possa il richiamo delle ombre
Volarsene lontano.
Possa il tuo viaggio continuare
Alla luce del giorno.
Quando la notte sarà sconfitta
Potrai alzarti per trovare il sole.

È arrivata la notte
Abbi fede e troverai la tua strada.

È calata la notte
C'è una promessa che ti sorregge.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

PER UN ITALIA LIBERA

 aurelio.mancuso@libero.it

 
 
 
 
 
 
 
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« Messaggio #28

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 16 Luglio 2008 da dolcementeme0

Un abbraccio a voi tutti .... a presto!

spero che stiate tutti bene... ciaoooooooooooooooo

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Commenti al Post:
latinalt
latinalt il 05/08/08 alle 08:35 via WEB
vado qualche giorno fuori, ti lascio un abbraccio grande.
 
fabialexmm
fabialexmm il 03/03/11 alle 19:16 via WEB
Non saprei dire quando ho iniziato a capire di essere omosessuale, odio questa parola, ma ricordo che già dai tempi dell'asilo tendenzialmente giocavo con le bimbe, la cosa continuò anche alle elementari, ma ricordo quando circa a dieci anni, inziavo ad avere i miei primi pensieri sessuali, e la scoperta della masturbazione, ma i miei pensieri non erano molto definiti, non pensavo ne a uomini, ne a donne. Nelle medie invece iniziai a prendere delle cotte per delle ragazze, ma sessualmente avevo le idee molto chiare, ogni uomo, ragazzo che vedevo mi attraeva, sentivo il bisogno irrefrenabile di far uscire questa parte di me. Continuavo a giocare con le ragazze e non frequentavo il mondo esterno se non a scuola. Giocavo a pallavolo, ballavo, cantavo, mi sentivo una bambina.... il dramma iniziò quando il mio corpo iniziò a cambiare.... spuntavano i peli, e le miei amiche tendevano ad isolarmi perchè ero un ragazzo... non accettavo tutto ciò... poi iniziai i superiori... un vero dramma. Era una scuola tutta al maschile, 700 ragazzi e 5 ragazze al massimo. Continuavo a cercare disperatamente qualcuno con cui parlare... ma non trovavo il coraggio... mi tenni tutto dentro per 7 anni, fin quando nel 3° superiore, ne parlai al mio miglior amico, il cuore mi esplodeva, da li iniziò una salita... ebbi il coraggio di parlarne con altre persone, adesso ho perso il conto. A 17 anni però, incontrai una ragazza, me ne innamorai follemente. Siamo stati insieme 6 mesi, bellissimi, indimenticabili, ma in questi sei mesi, non si andò oltre ai baci, e lei sapeva di me, lei sapeva che io ero gay, ma che in qualche modo, l'amore che provavo andava oltre. Un giorno decisi di lasciarla, ma non la lasciai mai sola, provavo e provo tutt'ora un immenso affetto, molto più forte dell'amicizia, che oserei chiamare amore. Quando arrivarono i 18 anni, conobbi un ragazzo in chat, ci fidanzammo virtualmente, tra messaggi e chiamate, ma successe un imprevisto che, mi sconvolse la vita. I miei vennero a conoscenza di questa persona e delle nostre chiamate. La reazioni fu sconvolgente. Mi tolsero il computer, il telefono, leggettero i diari dove io scrivevo i miei sentimenti, i miei dubbi, i miei pensieri. Leggettero i messaggi che ci scrivavamo e mi spedirono da uno psicologo. Non accettarono la mia omosessualità. Dopo qualche mese conobbi un uomo in chat, conbinammo un incontro e così fu. Ci incontrammo per parlare, anche se lui mi aveva detto di essere un ragazzo, ma poi in realtà si rivelò un signore di 47 anni. Questo credo sia stato lo sbaglio più grande della mia vita, entrai in quella macchina e lui iniziò a guidare, portandomi fuori città, si fermò in un posto un pò isolato e iniziò a toccarmi, mi baciò, sentivo le sue mani la sua lingua, e mi sentii semplicemente un oggetto... mi bloccai, per fortuna lui non mi fece niente, tornammo al luogo di incontro e scesi dalla macchina. Stavo male, mi sentivo sporco, usato, mi feci schifo. Successe anche qualche altra piccola disavventura, ma per fortuna dopo due anni, incontrai un ragazzo, della mia stessa età, non riuscì immediatamente a lasciarmi andare a questo sentimento, avevo troppe paure, troppe delusioni, ma dopo cinque mesi, mi lasciai completamente andare, iniziai a svelargli il mio amore, gli dissi per la prima volta ti amo. Adesso stiamo insieme da due anni, ed è lui che mi da la forza di vivere. Per la prima volta sento il bisogno di avere una persona così vicina, e vorremmo fare il passo della convivenza... ma per far ciò dovremmo andare in un'altra città, viviamo in un paesino in calabria, e la difficoltà sta anche nel incontrarci, x la paura di essere visti, anche solo per un abbraccio dobbiamo nasconderci e ogni macchina o rumore che sentiamo il cuore sussulta di paura. Ma non ci importa, continuiamo a vivere il nostro amore, all'oscuro di tutti, anche se sarebbe molto più facile se ad appoggiarci ci fossero le famiglie. I miei continuano ad illudersi che io sia "guarito", ma io sono felice così e non voglio altro. Mi piacerebbe visitassi il nostro blog... http//adessohounsenso.splinder.com
 
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Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.

P.Neruda

Ha una solitudine lo spazio
Solitudine il mare
Solitudine la morte
Ma queste saranno compagnie
In confronto a quel punto più profondo
Segretezza polare,
Un'anima davanti a se stessa:
Infinità finita

Emily Dickinson



Esistono uomini che , pur avendo girato il mondo

non hanno mai visto nulla…

…mentre altri , rimanendo seduti sotto un albero ,

hanno visto tutto ciò che c’era da vedere…

 
 
 
 
 

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