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Menzogna e Sortilegio - Elsa Morante


Scritto tra il 1944 e il 1946, pubblicato nel 1948, Menzogna e sortilegio è l' Opera che impose Elsa Morante alla Critica. Vinse il Premio Viareggio dello stesso anno, ma fu accolto con perplessità da una critica disorientata dalla mole e dall'originalità del testo. Negli anni sessanta, Gyorgy Lukacs lo definì " Il più grande romanzo italiano moderno" Un brano dal libro: - Dopo la morte di mia nonna Cesira il rancore di mia madre verso mio padre sembrò farsi più aspro e infrenabile.....Forse perchè, lei viva, mia madre non aveva soltanto uno su cui gettare l'ombra della propria incessante, collerica malinconia. Forse quel piccolo, maltrattato testimone era pur sempre un ostacolo al prorompere di tanti impulsi funesti, e mia madre in sua presenza, serbava ancora pudore e riserbo. Forse, infine, scomparsa la compagna, anche se odiata, della sua fanciullezza, al trovarsi nel proprio mondo adulto sola col nero, il butterato, mia madre si smarrì, in una rivolta senza speranza, come un'indocile rinchiusa che picchia coi pugni, l'uscio della cella. Ho detto  sola con lui: infatti io non contavo per mia madre. Ella soleva, in genere, trattare i fanciulli come razza inferiore, una sorta di animali fastidiosi, i quali, incapaci di provvedere a se stessi, costringono gli altri a tale ingrata cura.