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Le Affinità elettive - J.W. Goethe


 
  Nel dicembre del 1809 uscirono  'Le affinità elettive'. Alle soglie dei sessant'anni, Goethe ne attese la pubblicazione con un'ansia quasi parossistica che testimonia il suo attaccamento a un'opera che fino agli ultimi giorni considerò il suo "libro migliore". Un brano dal libro: < Benissimo> disse Carlotta. < Voglio incominciare subito con un'osservazione di carattere generale. Gli uomini pensano di più al particolare, al presente, e questo è giusto, poichè essi sono chiamati  a fare, ad agire; le donne invece badano di più alle connessioni della vita, alla sua continuità, e anche questo è giusto, perchè il loro destino,  il destino delle loro famiglie dipende da questa continuità, da questa coerenza, ed è proprio tale coerenza che si pretende da loro. Diamo dunque un'occhiata alla nostra vita presente e a quella passata: dovrai ammettere che invitare il Capitano non si accorda affatto con i nostri progetti, con i nostri piani, le nostre disposizioni............. < Nonostante queste tue osservazioni......> rispose  Edoardo, passandosi la mano sulla fronte < rimango pur sempre dell'idea che la presenza del Capitano non turberebbe  nulla, ma darebbe piuttosto nuovo impulso e nuova vita a tutto...........< Permettimi allora di dirti sinceramente> gli rispose Carlotta con una certa impazienza < che questo progetto urta la mia sensibilità, che ho come un brutto presentimento>     < Con questo sistema voi donne sareste proprio imbattibili> replicò Edoardo < così ragionevoli che non vi si può contraddire, così affettuose che ci si arrende volentieri a voi, così sensibili che non vi si può far del male, così piene di presentimenti da far paura>< Io non sono superstiziosa> ribattè Carlotta < e non darei peso a queste sensazioni oscure, se esse non fossero altro che questo; ma non è così: nella maggior parte dei casi sono ricordi inconsci di eventi felici o infelici, causati dalle azioni nostre o altrui. Nulla è più importante, in qualsiasi circostanza, del sopraggiungere di una terza persona. Ho visto amici, fratelli, amanti, sposi, i cui rapporti furono radicalmente mutati, la cui situazione fu interamente capovolta dall'arrivo casuale o voluto di una terza persona>