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Analisi investigative - Sherlock Holmes


 L’intelletto raffinato e i poteri di osservazione che Sherlock Holmes usava per analizzare e risolvere i più grandi misteri del suo tempo sono leggendari. Nonostante affermasse la necessità di concentrarsi sui fatti durante una investigazione, le sue azioni mostravano spesso che considerava chiaramente sia la logica che l’intuizione partner eguali nel risolvere i misteri di fronte a lui. La storia del grande investigatore Sherlock Holmes  ha profondamente, e inaspettatamente, influenzato il pensiero scientifico moderno. Sembra incredibile ma, dopo la nascita di questo personaggio, nessun ricercatore, consciamente o inconsciamente, ha potuto fare a meno di confrontarsi, almeno una volta nella sua vita, con il metodo del grande detective residente al 221B di Baker Street. Il .suo autore: Sir Arthur Conan Doyle è un medico, laureatosi ad Edimburgo nel 1885. Sir Arthur Doyle si è ispirato per la creazione del grande investigatore, a un   medico suo professore ai tempi dell’università, Joseph Bell. Bell era certamente un medico di eccezionali capacità:  Fu un ottimo chirurgo, ma anche un rinomato medico legale. Indagò attivamente sugli omicidi commessi da Jack lo squartatore, il famoso serial killer dell’Inghilterra vittoriana.L e azioni di Holmes sono quasi sempre guidate da una precisa ipotesi di lavoro, basata sui pochi dati inizialmente disponibili e sulle esperienze precedenti ed affinata man mano che procede nell'analisi delle prove oggettive  raccolte. Ma L'ipotesi di partenza si è, non a caso, in diverse occasioni dimostrata errata:  le investigazioni di Holmes sono tutt'altro che prive di false piste ed abbagli clamorosi. Quello del detective infallibile è pertanto un mito assolutamente da sfatare. Nel film “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie, il grande investigatore  si becca un bicchiere di vino in faccia dall’adirata fidanzata di Watson perché, in una carambolesca prova di supposizioni, conclude che la ragazza fosse stata lasciata dal suo precedente fidanzato. In realtà il fidanzato era morto. Bicchierata meritatissima e grande prova di acume da parte del regista:il ragionamento deduttivo è ad altissimo rischio di errore e il percorso dell’investigatore è irto di difficoltà e richiede tempo, pazienza, verifiche e molte, molte prove. Il procedimento deduttivo viene condannato, con diverse formulazioni, dallo stesso Holmes in numerosi racconti: "È un errore gravissimo quello di formulare ipotesi prima di avere tutti gli indizi"; "È un errore capitale teorizzare prima di avere i dati. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti "; "Dati! Dati! Dati! Non posso fabbricare mattoni senza l'argilla ("; "È un errore capitale formulare ipotesi prima di conoscere i fatti "; La tentazione di formulare ipotesi premature sulla base di dati insufficienti è la rovina della nostra professione" La presunzione in cui a volte cadeva  Sherlock Holmes è la stessa che Bacone imputava ad Aristotele: non è legittimo saltare da pochi dati di osservazione a grandi teorie generali fidandosi solo delle proprie capacità intellettuali. Nel linguaggio letterario Sir Arthur definisce questo metodo “deduttivo” (“Elementare, Watson”…). .In realtà non è così che Holmes arriva alla soluzione dei casi. Sia Bell che Sherlock Holmes partono da una serie di indizi per costruire una teoria. Successivamente, nella fase della deduzione, si costruirà un sistema sperimentale per verificare questa teoria riportando, con un meccanismo inverso, i dati ricavati dall’osservazione, alla teoria prodotta. Qui, nella finzione letteraria, è il momento in cui si “incastra” il colpevole mettendo alla prova le proprie ipotesi. Naturalmente, nei romanzi di sir Arthur le teorie che Holmes costruisce, spesso da minimi dettagli, sono inevitabilmente esatte.  Un altro aspetto della maestria di Holmes sono le sue deduzioni più suggestive e sorprendenti  riguardanti le persone. Anche questa è una caratteristica presente nel professor Bell che Doyle trasferisce al suo personaggio. Il metodo di lavoro del professor Bell era tutto incentrato sul ruolo dell’osservazione. Sulla base dell'osservazione delle loro caratteristiche fisiche e del vestiario Holmes riesce a dedurre con assoluta precisione una quantità sorprendente di attributi: ceto sociale, professione, stato della relazione coniugale, malattie presenti e pregresse, capacità visive e molto altro ancora. Riesce inoltre a comprendere e a prevedere con buona approssimazione i loro comportamenti nelle più diverse situazioni "Mentre un singolo individuo è un enigma insolubile, quando è insieme agli altri diviene una certezza matematica. È impossibile predire il modo in cui agirà un uomo solo, mentre è invece possibile prevedere con esattezza cosa faranno un certo numero di uomini riuniti insieme.Infine, per il grande investigatore, guardare e osservare sono due attività nettamente distinte: nella prima possono eccellere tutti, in quanto non richiede alcuna capacità particolare. Osservare, invece, richiede l’abilità di saper cogliere i particolari e può essere affinata solo con l’abitudine e l’esempio