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Le irregolari di Massimo Carlotto


"Io non li ricordo né torturati, né uccisi: li ricordo vivi!Ogni volta che mi metto il fazzoletto sento il loro abbraccio affettuoso. In Plaza de Mayo, nella nostra piazza, ogni giovedì si riproduce il vero e unico miracolo della resurrezione: noi incontriamo i nostri figli.Noi non vogliamo le loro ossa. I nostri figli sono desaparesidos per sempre perché la desapariciòn forzata è un crimine contro l’umanità che non va mai in prescrizione e noi vogliamo che gli assassini paghino per quello che hanno fatto. Noi non vogliamo tombe su cui piangere, perché non c’è tomba che possa rinchiudere un rivoluzionario.I nostri figli non sono cadaveri…sono sogni, utopia, speranza…sono quello che furono, che pensarono, che cantarono, che scrissero, che soffrirono. Non si può seppellire tutto questo!"