ScrittoriAmorePsiche

Diario Beat


Antonio FioreDiario Beat
Quando si prende tra le mani “Diario Beat” non si può non rimanere colpiti dalla nota che l’autore ha messo in copertina sotto il titolo di “scrittore divino”Antonio Fiore in poche righe descrive ciò che molto spesso accade a chi si accinge a pubblicare per la prima volta un libro, ma a differenza “della gente comune” che è solita piangersi addosso ed usare l’indifferenza e la poca sensibilità degli altri come paracadute da utilizzare in caso di fallimento, Antonio ironizza ed usa l’ironia stessa, come potremmo vedere nel diario, per esorcizzare paure, fantasmi e la stessa morte.Il nostro giovane autore rendendo edito questo diario ha dimostrato un enorme coraggio: il coraggio di investire su se stesso nonostante la consapevolezza di essere solo in questo sogno controcorrente e se ne è assunto ogni responsabilità.Il suo stile ha il sapore antico del pane appena cotto: è una miscellanea di saggezza popolare filtrata attraverso lo sguardo entusiasta ed ironico di un giovane ragazzo e così ogni giorno narrato nel suo diario è una favola nella quale riconosciamo un vicino, un familiare, un conoscente se non addirittura noi stessi ed è per questo che alle volte qualcuno da questa lettura può sentirsi infastidito, perché la verità è difficile da accettare e l’ironia è una dote che non sempre ci appartiene.Così il nostro giovane autore vive giorno dopo giorno la vita del paese del suo immaginario non dimenticando mai che, per dirla con una sua  bellissima espressione, “corpo ed anima sono come un paio di scarpe ed i suoi lacci: non si può girare il mondo tenendole separate.”Donatella De Bartolomeis